Scioperi e maltempo, migliaia di scalatori bloccati ai piedi dell'Everest
di Christopher Sharma
Le forti piogge impediscono agli alpinisti di affrontare le escursioni sul monte, e la strage degli sherpa ha fermato le attività. In molti in attesa di trovare dei biglietti per tornare verso la capitale. Il gestore della stazione di Tara Air a Lukla conferma: "Non siamo stati in grado di emettere biglietti"

Kathmandu (AsiaNews) - Centinaia di alpinisti stranieri e locali sono bloccati alla base dell'Everest, impossibilitati a scalare la montagna per la presenza di nuvole basse e forti piogge e costretti a rimanere lì a causa del maltempo, che impedisce ogni spostamento.

Le condizioni metereologiche non solo non permettono agli scalatori di intraprendere le escursioni, ma rendono difficile anche trovare dei biglietti aerei per Kathmandu, unico aeroporto internazionale del Paese. Secondo Phuniru Sherpa, il gestore della stazione di Tara Air a Lukla , il numero dei voli verso la capitale è limitato a causa delle forti piogge che stanno colpendo la zona in questi giorni. "Siamo di fronte ad un aumento del numero di passeggeri in cerca di biglietti aerei di ritorno a Kathmandu. Essi comprendono principalmente gli scalatori stranieri, le guide alpine e gli assistenti che vogliono ritornare dopo l'annullamento della loro spedizione alpinistica sull'Everest", affermano gli agenti delle compagnie aeree locali.

Un membro dello staff della compagnia aerea Simrik Airha aggiunge: "Gli alpinisti stranieri sono visibilmente in uno stato d'animo teso, e dopo aver dovuto rinunciare alla loro arrampicata, se la prendono con il personale della compagnia senza capire che il problema è la mancanza di posti negli aerei".

Madusudan Barlakoti, un alto funzionario governativo ha risposto: "Abbiamo già deciso di consentire loro di scalare il monte Everest entro i prossimi cinque anni, con il pagamento che hanno effettuato per queste settimane". Egli ha poi aggiunto: "Stiamo collaborando anche con tutti gli operatori di volo per aiutarli ad effettuare le partenze e gli atterraggi in sicurezza".

Secondo la Nepal mountaineering association, tra stranieri e nepalesi ci sono almeno un migliaio di persone bloccate in attesa di tornare verso la capitale.

Inoltre, il numero di guide sherpa che sono in attesa di tornare a Kathmandu è aumentato dopo la strage del 18 aprile. Dopo questo tragico incidente, molti di loro hanno deciso di scioperare e di tornare nella capitale.