Xi Jinping a Seoul firma accordi commerciali e strategici in chiave anti-giapponese
Il leader cinese ha concluso oggi una visita di due giorni nella capitale sudcoreana: è la prima volta che un rappresentante di Pechino sceglie di visitare prima il sud della penisola snobbando il nord. Con la presidente Park Geun-hye firmati importanti accordi commerciali e trovata una chiave comune per fermare il nucleare di Pyongyang. Xi propone di festeggiare insieme la Liberazione il 15 agosto, data in cui papa Francesco sarà in Corea del Sud.

Seoul (AsiaNews) - Un'azione comune contro la proliferazione nucleare nella penisola coreana, una "nuova alleanza" in chiave anti-giapponese e un "rafforzamento sostanziale" della bilancia commerciale bilaterale. Insieme a ciò, la possibile presenza di Xi Jinping a Seoul per il Giorno della Liberazione (15 agosto), in contemporanea con la presenza di papa Francesco.

Sono questi i risultati dei due giorni di incontri fra il presidente cinese e la sua controparte sudcoreana Park Geun-hye. Il meeting si è concluso oggi a Seoul: è la prima volta da almeno 25 anni che un leader cinese visita prima il Sud della penisola che il Nord. Pechino è l'ultimo alleato rimasto a Pyongyang, ma i rapporti fra i due Stati si sono andati progressivamente raffreddando nel corso degli ultimi due anni.

Xi e la Park hanno avuto tre incontri bilaterali privati, ma la parte del leone l'hanno giocata le delegazioni commerciali al seguito dei due presidenti. I risultati più importanti sono la firma definitiva all'accordo di libero commercio fra Cina e Corea del Sud, il lancio di un mercato di scambi valutari che porterà allo scambio diretto fra yuan e won e il miglioramento della sicurezza alimentare nell'import-export. Fra gli accordi minori, una "migliore cooperazione commerciale" fra le industrie meccaniche e l'impegno a "rinforzare" gli scambi culturali attraverso scambi studenteschi e universitari.

Dal punto di vista diplomatico, invece, Pechino e Seoul sembrano aver trovato un'intesa che non è mai stata così calorosa. Xi Jinping, nel discorso di commiato da Seoul, ha dichiarato che "Cina e Corea hanno sofferto entrambe in maniera terribile a causa del militarismo giapponese. Abbiamo condiviso il sangue e il sudore per fermare l'invasione e una barbarica guerra di aggressione da parte di Tokyo".

Xi ha poi proposto di "celebrare insieme" il Giorno della Liberazione, che tradizionalmente in Asia orientale cade il 15 agosto. Se l'invito dovesse essere accettato e messo in pratica già da quest'anno, il presidente cinese potrebbe trovarsi in Corea del Sud negli stessi giorni in cui si troverà lì Papa Francesco, che sarà in visita apostolica nella penisola dal 14 al 18 agosto. Ma è più probabile che il primo anniversario congiunto sarà celebrato nel 2015, anno in cui cade il 70mo anniversario della fine della II Guerra mondiale e della sconfitta nipponica.

Duri i toni anche riservati alla Corea del Nord, che ha accolto l'annuncio della visita di Xi Jinping a Seoul con il lancio di due missili a breve gittata nel Mar del Giappone. Secondo la Park "nel nostro incontro di oggi ci siamo accordati affinché la denuclearizzazione della Corea del Nord avvenga con ogni mezzo, e ci siamo trovati d'accordo per fermare ogni altro test nucleare". Il leader cinese è stato più cauto: "La penisola coreana affronta incertezza e pericoli che devono essere bilanciati e risolti attraverso un negoziato che deve poggiare su basi uguali".