Arrestati 12 musulmani del gruppo che ha assalito la chiesa di Boldipukur
di Sumon Corraya
Obiettivo principale della rapina erano i documenti riguardanti i terreni, ragioni di aggressioni giĆ  in passato. I parrocchiani sono quasi tutti tribali, molto poveri e poco istruiti e spesso i musulmani cercano di impadronirsi delle loro terre. Nel corso dell'attacco tre suore del PIME hanno subito un tentativo di violenza.

Dinajpur (AsiaNews) - La polizia ha arrestato 12 musulmani accusati di aver preso parte alla rapina avvenuta il 6 luglio contro la chiesa cattolica di Boldipukur e la polizia sta cercando altri complici.

Nel corso dell'assalto tre suore del PIME hanno subito un tentativo di violenza, ora sono a Dhaka, nella loro Casa provinciale, sono scioccate e mentalmente sofferenti. "E' molto triste che le suore non possano lavorare più per le persone, ma le nostre suore non sono al sicuro", ha detto Rosaline Costa un'attivista cattolica per i diritti umani. "Io - ha aggiunto - protesto con forza per l'attacco contro le suore e la Chiesa, se la Chiesa non ha sicurezza a nessuno interesserà andare in seminario o in una casa di formazione per divenire prete o suora. Si tratta di una sfida alla Chiesa". La Costa ha chiesto la punizione quelli sono coinvolti nell'attacco.

In effetti, dal giorno della rapina, i cristiani di Boldipukur vivono nella paura. Secondo fonti ecclesiastiche di Boldipukur, i musulmani che hanno assalito la chiesa avevano come obiettivi i documenti di proprietà dei terreni e l'attacco alle suore oltre al furto di valori. Il loro obiettivo principale erano i documenti riguardanti i terreni, ragioni di aggressioni già in passato.

L'attacco è iniziato alle 2 di notte del 6 luglio. Gli assalitori hanno preso due guardiani notturni, li hanno legati mani e piedi e imbavagliati. Hanno poi sfondato la porta della stanza dove stava dormendo il vice parroco padre Anselmo Marandy e allo stesso modo sono entrati, armati, nel convento. A Boldipukr, le suore del PIME mandano avanti la scuola primaria Adibashi St. Mary. I rapinatori musulmani volevano sapere dove si trovano i documenti dei terreni, hanno anche picchiato le suore.

I parrocchiani sono quasi tutti tribali, molto poveri e poco istruiti e spesso i musulmani cercano di impadronirsi dei loro terreni. La Commissione diocesana giustizia e pace sta lavorando su questo problema, ma con scarsi risultati.

Gruppi per i diritti chiedono la punizione degli assalitori. "Vogliamo una punizione esemplare di coloro che sono coinvolti nel caso", ha detto Nirmol Rozario, segretario generale del Bangladesh Christian Association. Egli ha anche chiesto al governo un'indagine accurata sull'attacco e sicurezza per tutte le chiese di tutto il Paese.

NELLA FOTO: il vescovo Sebastian Tudu e la polizia durante un sopralluogo sul luogo della rapina.