L'ira di Mosca contro le nuove sanzioni Usa: Illegali, reagiremo
Washington vara nuove misure contro individui e società, tra cui due leader del settore energetico come Rosneft e Novatek, vicine a Putin. Anche la Ue sceglie la linea dura. La Russia attacca: "I Ventotto sono sotto ricatto degli Stati Uniti".

Mosca (AsiaNews) - "Illegali", "infondate" e "inutili" al fine di risolvere la crisi in Ucraina. Così la Russia ha definito le nuove sanzioni varate il 16 luglio dagli Stati Uniti contro Mosca, le più severe finora adottate nei confronti della Federazione. Il presidente Vladimir Putin, da Brasilia dove si trovava in visita, ha subito avvertito che le relazioni tra Mosca e Washington rischiano di arrivare a un "punto morto". Poco prima il capo della Casa Bianca, Barack Obama, aveva annunciato le nuove misure restrittive che colpiscono banche (Vtb e Gazprombank), imprese nel settore della difesa (Kalashnikov) e compagnie energetiche, come il colosso petrolifero di Stato Rosneft e il produttore di gas Novatek, di proprietà di uno stretto amico di Putin. Entrambe le società, che ora non potranno più ottenere prestiti sul lungo termine dagli Usa, hanno registrato un forte calo delle loro azioni: rispettivamente -5,4% e -6,8%. Per non contare che gli effetti del nuovo pacchetto di sanzioni, Usa - a cui seguirà un inasprimento anche delle misure dell'Ue - si è sentito anche sul rublo, in calo sul dollaro e l'euro.

Il ministero degli Esteri russo ha avvertito che "il ricatto" di Washington "non sarà tollerato" e ha prospettato "misure di ritorsione". Nella black list sono finiti anche individui, tra cui il vice presidente della Duma russa e politici delle due autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk, nell'est ucraino.

Tutte iniziative e parole che sembrano allontanare la possibilità di una descalation. Il premier Dmitri Medvedev - promotore del famoso 'reset' con gli Usa - ha prefigurato non solo il rischio che le relazioni tra Mosca e Occidente tornino agli anni Ottanta", ma ha anche fatto appello al suo governo perché si "presti maggiore attenzione" alla spesa per la difesa e la sicurezza nazionale.

Dopo la stretta di Washington, anche l'Ue ha deciso per l'inasprimento delle sanzioni. Entro fine luglio si aspetta la lista di individui e aziende colpiti per la loro assistenza materiale o finanziaria alle iniziative volte a minare la sovranità ucraina, hanno spiegato da Bruxelles. I leader dei Ventotto hanno concordato anche la sospensione di nuovi investimenti nella Federazione da parte della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) e della Banca europea per gli investimenti (Bei). Finora la Ue ha sanzionato 72 russi e ucraini, ma ha evitato misure contro aziende pubbliche o private, in virtù degli stretti legami economici di paesi come Francia, Italia e Germania con Mosca. Il ministero degli Esteri russo ha ribadito di rimanere aperto al dialogo con l'Ue ma si è detto "deluso" che l'Unione europea, in contraddizione con i propri interessi, ha ceduto al ricatto dell'amministrazione americana e ha seguito il percorso delle sanzioni". (N.A.)