Patriarcato di Mosca sull'aereo abbattuto: Chi sa la verità, parli davanti a Dio
di Nina Achmatova
L'arciprete Chaplin invita i responsabili e chi è a conoscenza dei fatti a "liberarsi del peso di questa colpa". I corpi delle vittime in viaggio verso l'Olanda. Il patriarca Kirill invita a pregare per evitare una "grande guerra".

Mosca (AsiaNews) - La Chiesa ortodossa russa ha lanciato un appello affinché le persone coinvolte nel disastro aereo del 17 luglio, in Ucraina dell'est, dicano "tutta la verità davanti a Dio e al popolo". Intanto sembra non finire la tragica odissea del recupero dei corpi: mancano ancora all'appello 82 delle 298 vittime, secondo quanto denunciato dagli esperti olandesi. Gli osservatori dell'Osce presenti sul luogo in cui si è schiantato il volo MH17 della Malaysia - probabilmente abbattuto da un missile - confermano che ci sono ancora resti umani, ma denunciano che le operazioni di recupero sono nuovamente ferme. 

"Sarebbe giusto se i comandanti di tutti i sistemi missilistici che erano in quella zona il 17 luglio dicessero tutta la verità su quello che hanno fatto e visto; che lo dicessero a tutti, a Dio e al popolo!", ha dichiarato l'arciprete Vsevolod Chaplin, capo del dipartimento sinodale per le relazioni tra Chiesa e società. Lo stesso, a suo dire, dovrebbero fare i membri dell'equipaggio dell'aereo, che alcuni sostengono abbia volato vicino a velivolo poi precipitato. La tesi è del ministro della Difesa russo, secondo il quale un caccia ucraino volava molto vicino al Boeing 777 della Malaysian Airlines abbattuto. 

"Se queste persone non hanno fatto nulla di male, non devono avere nulla da nascondere - ha dichiarato il rappresentante del Patriarcato di Mosca, citato da Interfax - Se invece hanno commesso il peccato mortale di uccidere centinaia di persone innocenti, è meglio ammetterlo, piuttosto che portare il grave peso di questa colpa nell'anima".

Nel giorno della festa dell'icona della Vergine di Kazan, il 20 luglio - a tre giorni dalla tragedia - il Patriarca Kirill ha invitato i fedeli "a pregare con particolare forza per evitare il rischio di una grande guerra". Nella cattedrale dedicata alla Madonna di Kazan sulla piazza Rossa, il primate ortodosso aveva chiesto di pregare la Madre di Dio per "la salvezza della Russia e di tutta la Rus storica (concetto che comprende anche l'Ucraina e la Bielorussia), per la la fine della guerra intestina in Ucraina, che viene utilizzata in modo terribile da forze esterne che hanno obiettivi diversi da quelli che oggi vengono proclamati".