Stretta di mano fra Lien Chan e Hu Jintao

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Lien Chan, il leader del Kuomintang, il partito di opposione di Taiwan, si è incontrato oggi con Hu Jintao, segretario generale del Partito comunista cinese. Lo storico incontro è avvenuto nella Grande Sala del Popolo, in un'atmosfera di grande ufficialità, fra lunghe strette di mani e sorrisi. I flash di centinaia di fotografi e catene televisive, hanno immortalato il ritorno del Kuomintang in Cina dopo 60 anni di ostilità.

Ma tale incontro rischia di dividere ancora di più Pechino e Taipei. In marzo Hu Jintao ha varato la legge antisecessione che approva l'uso della forza militare contro Taiwan se dichiarerà l'indipendenza. Il risalto dato alla visita nei media cinesi mostra più l'interesse di Pechino a indebolire la leadership del presidente taiwanese Chen Shuibian, più vicino ai movimenti indipendentisti.

Per Lien la visita è un'occasione di risalire la china degli insuccessi elettorali degli ultimi anni. Egli ha regalato ad Hu Jintao alcune cassette di banane, papaia, ananas e mango perché  spera di migliorare l'esportazione di prodotti agricoli taiwanesi in Cina e guadagnare i voti degli agricoltori dell'isola, notoriamente pro-democratici.

Nei mesi scorsi Europa, Stati Uniti, Giappone hanno espresso preoccupazione per la tensione nello stretto, provocando le ire di Pechino che considera la questione Taiwan un problema interno.

La visita di Lien inaugura un nuovo modo di trattare il problema Taiwan, come un rapporto fra partiti e non fra governi e lo riduce ancora a un problema locale.

In mattinata Lien ha visitato l'università di Pechino, dove lui aveva studiato. L'incontro con gli universitari è stato trasmesso in diretta alla televisione nazionale. Lien ha parlato di riconciliazione, ma ha anche detto che per Taiwan e Cina è meglio rimanere nello status quo, con due governi separati: in tal modo Pechino potrà crescere ancora di più nelle riforme politiche e Taiwan potrà maturare maggiori sentimenti di unità con la Cina. A Taiwan la visita di Lien ha suscitato molte obiezioni, bollandola come un tradimento e una svendita del paese alla dittatura di Pechino.

A Taiwan, Chen Chin-jun, un membro del Partito democratico - il partito del presidente – ha detto di essere triste per quanto Lien va dicendo: Siamo molto contrariati. Lien è andato in un paese nemico e non ha espresso il sentimento della maggioranza dei taiwanesi, che vede Taiwan come una nazione indipendente e sovrana".