Nepal, in migliaia alla cremazione del XIV Shamar Rimpoche
Nonostante le pressioni di Pechino, il governo di Kathmandu ha concesso la celebrazione dei riti funebri, secondo le ultime volontà del defunto. L'iniziale rifiuto era legato al timore di possibili proteste anti-cinesi da parte della comunità tibetana in esilio, che tuttavia non si sono verificate.

Kathmandu (AsiaNews) - Migliaia di tibetani in esilio hanno partecipato oggi alla cerimonia di cremazione del XIV Shamar Rimpoche, uno dei più influenti lama tibetani. Dopo l'iniziale rifiuto - su pressione della Cina - il Nepal ha concesso la celebrazione dei riti funebri per "il contributo significativo al buddismo" del religioso.

Il lama è morto di attacco di cuore a 62 anni il mese scorso, mentre si trovava in Germania. Prima di spegnersi aveva espresso il desiderio di essere cremato nel monastero Sarminav, da lui fondato in Nepal vicino a Kathmandu.

In origine, il governo negava il rientro della salma per il timore che i funerali potessero divenire un'occasione per manifestare contro le politiche cinesi nella regione. Sul territorio nepalese infatti vivono circa 20mila tibetani in esilio. La polizia era presente al funerale, ma nessuno ha eseguito alcuna protesta anti-cinese.