Quetta, uccisi tre giornalisti. Minacce e attacchi contro la stampa pakistana
di Jibran Khan
Ieri sera due uomini armati hanno fatto irruzione negli uffici dei cronisti, freddandoli sul colpo. Gli assalitori sono fuggiti, vane finora le ricerche delle forze di polizia. Presidente giornalisti cattolici: intimidazioni contro quanti cercano di “raccontare la verità”. Il Paese è al 158mo posto su 180 per libertà di stampa.

Islamabad (AsiaNews) - Il Pakistan resta uno dei luoghi "più ostili al mondo" nei confronti dei giornalisti, con una nuova "ondata di minacce e attacchi" contro quanti cercano di "raccontare la verità". Per questo chiediamo alle autorità competenti "di prendere attentamente in esame il problema" e assicurare che i cronisti "possano svolgere il proprio liberi da paure". È quanto afferma ad AsiaNews p. Irshad John, presidente dell'associazione Giornalisti cattolici, commentando il nuovo caso di violenza mirata ai danni di un reporter in Pakistan. 

Ieri sera il redattore capo della sezione di Quetta del giornale online International News Network Irshad Mastoi è stato ucciso assieme ad altri due colleghi - Ghulam Rasool Khattak e Younis Khan - a colpi di arma da fuoco. Mastoi era anche il segretario dell'Ordine dei giornalisti del Baluchistan ed era in prima linea nella difesa del diritto all'informazione, in un Paese in cui i reporter sono spesso vittime di violenze e attacchi mirati. 

Fonti della polizia riferiscono che ieri sera i tre giornalisti stavano lavorando nei loro uffici, situati in Jinnah Road a Quetta, quando due uomini armati hanno fatto irruzione e aperto il fuoco contro i cronisti, uccidendoli sul colpo. Gli assalitori sono riusciti a fuggire, facendo perdere le proprie tracce. La polizia ha aperto un'inchiesta, mentre il sindacato giornalisti chiede giustizia e maggiore protezione per la categoria. 

Dagli archivi della polizia emerge infatti che, dal 2010 a oggi, sarebbero stati uccisi almeno 34 giornalisti nella regione del Baluchistan. Sempre in questi giorni a Islamabad almeno quattro giornalisti sono stati vittime di assalti e violenze, mentre erano intenti a seguire le proteste di piazza delle opposizioni contro il governo e la richiesta di dimissioni del premier Nawaz Sharif. 

Il Forum dei giornalisti del Pakistan fornisce dati allarmanti: negli ultimi 20 anni 78 cronisti sono morti a causa del loro lavoro, mentre altri 158 sono stati vittime di minacce o attacchi. Secondo il rapporto 2014 di Reporter senza frontiere il Pakistan è al 158mo posto (su 180 nazioni) in tema di libertà di stampa.