Il video di una donna che va a cavallo riapre il dibattito sulla condizione delle saudite
C'è chi evidenzia la sua abilità di cavallerizza e il suo patriottismo (cavalca tenendo in mano la bandiera del suo Paese) e chi vede nel suo gesto un'offesa alla religione e alla tradizione. E c'è chi sostiene che non c'è nulla di male se una donna impara ad andare a cavallo, ma dovrebbe farlo in luoghi privati e non in pubblico.

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - Sta provocando una nuova discussione sulla condizione della donna nella società saudita il video di una donna che va a cavallo. La clip, della durata di 15 secondi (vedi qui), è stata cliccata 32mila volte nel giorno della sua pubblicazione, ma soprattutto ha aperto un confronto tra chi evidenzia la sua abilità di cavallerizza e il suo patriottismo (cavalca tenendo in mano la bandiera del suo Paese) e chi vede nel suo gesto un'offesa alla religione e alla tradizione.

Tra i primi, il blogger The Pen of the Truth (La penna della verità) che afferma: "sono testimone che lei è un'abile cavallerizza e una patriota che non ha esitato a mostrare il suo amore e la sua fedeltà per il Paese". "La nazione dovrebbe essere orgogliosa di queste persone e non di quelli che apertamente mostrano di non avere fedeltà al Paese sostenendo i Fratelli musulmani". "Avrei voluto essere presente per sostenerla", scrive Abu Sihah, un altro blogger, secondo il quale "dobbiamo pensare seriamente di aprire club equestri per donne". E secondo un altro, le donne dovrebbero avere un maggior numero di occasioni per andare a cavallo.

Sul fronte opposto, un blogger che si firma Discovery,  sostiene che "Questa donna ha fatto qualcosa di molto pericoloso, in quanto ha sfidato la religione e la conservazione delle tradizioni". "È vero - ha aggiunto - che le donne in passato cavalcavano, ma era per svolgere dei servizi, non per mettersi in mostra". Un altro, Abu Fahd, afferma che solo i liberali e i sinistrorsi possono approvare quella donna. "Vogliono che le nostre donne si tolgano il velo e si mescolare liberamente in luoghi pubblici con gli uomini. Ma non riusciranno, così come non stanno riuscendo a permettere alle donne di guidare l'automobile. Sono persone che cercano di soddisfare i desideri dell'Occidente".

C'è, infine, chi propone una sorta di mediazione. Hmood Al Otaibi sostiene che non c'è nulla di male se una donna impara ad andare a cavallo, ma dovrebbe farlo in luoghi privati e non il pubblico: "dovrebbe farlo della sua fattoria, con la sua famiglia, non con estranei che potrebbero fotografarla o postare video sui social media".