Hong Kong, la polizia arresta 50 studenti universitari
Lo sciopero delle lezioni lanciato da migliaia di ragazzi è culminato in scontri con le forze dell'ordine. I giovani hanno reagito in modo pacifico al fermo, gridando: "Nessuna paura per la disobbedienza civile". Le autorità negano il rilascio su cauzione a uno dei leader studenteschi.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) - Dopo una notte di tensione con i manifestanti pro-democrazia, oggi la polizia di Hong Kong ha sgomberato la "Civic Square" nel piazzale della sede del governo a Tamar e ha arrestato 50 studenti. I ragazzi hanno lasciato che gli agenti li portassero via senza opporre resistenza, intonando lo slogan: "Nessun paura per la disobbedienza civile". Una portavoce delle forze dell'ordine ha riferito che saranno portati al Police College di Wong Chuk-Hang, che verrà usato come centro detentivo temporaneo.

La settimana di sciopero lanciata dagli studenti universitari - a cui ieri si sono uniti anche 1.200 liceali - è culminata ieri sera nel caos, quando circa 200 manifestanti sono riusciti a rompere le barricate e a introdursi nella Civic Square. Alle 7:20 di questa mattina (ora locale) la polizia si è presentata in tenuta antisommossa e ha usato spray urticanti per disperdere i ragazzi.

Intanto, le autorità hanno negato il rilascio su cauzione a Joshua Wong Chi-fung, presidente del gruppo studentesco Scholarism, che era stato arrestato ieri sera. Contro di lui sarebbero stati ascritti tre capi d'imputazione, ma la polizia deve ancora confermare quali. Gary Fong Chi-shun, della Federation of Students, ha annunciato che i manifestanti si raduneranno a Tamar fino a quando il Capo dell'Esecutivo del Territorio Leung Chun-ying e l'amministrazione non risponderanno alle loro domande sul suffragio universale; sul perché abbiano usato tanta violenza; e fino a quando tutti gli arrestati non saranno rilasciati.

Gli scioperi e le manifestazioni pubbliche legate ad Occupy Central - movimento non violento che chiede democrazia per l'ex colonia britannica - sono ricominciati dopo che il governo centrale cinese ha respinto le richieste della popolazione locale per il voto del 2017. Pechino ha stabilito che le prossime elezioni del vertice politico di Hong Kong si svolgeranno attraverso un sistema di controllo dei candidati, che saranno "due o tre", e che il voto sarà espresso dai cittadini in maniera indiretta.

Per protestare contro questa decisione, Occupy Central ha annunciato un "banchetto per la democrazia" la cui "prima portata" sarà una grande manifestazione prevista per il prossimo primo ottobre. La polizia locale, per cercare di frenare queste proteste, ha annunciato che "gli incontri pubblici di più di 50 persone e le marce con più di 30 partecipanti richiedono la nostra autorizzazione. Senza, saranno considerate non autorizzate e quindi illegali".