Impiccato in Iran un uomo accusato di eresia
Mohsen Amir Aslani, un ex psicologo di 37 anni, insegnava religione e diffondeva una nuova interpretazione del Corano. Le autorità lo accusavano anche di aver insultato il profeta Giona.

Teheran (AsiaNews) - Un ex psicologo è stato impiccato in Iran con l'accusa di "corruzione sulla terra ed eresia in religione". A quanto riferisce Human Rights Activists News Agency (HRANA), l'uomo, Mohsen Amir Aslani (nella foto), era detenuto da otto anni ed è stato giustiziato il 24 settembre in una prigione della città di Karaj, 20 chilometri a ovest di Teheran. Il suo corpo non è stato restituito alla famiglia.

Aslani, 37 anni, aggiunge la HRNA - agenzia di oppositori, che ha sede fuori dal Paese - insegnava religione e diffondeva una nuova interpretazione del Corano. Le autorità lo accusavano anche di aver insultato il profeta Giona, in quanto in una delle sue classi aveva detto che Giona non poteva essere stato rigettato dalla balena.

L'esecuzione di Aslani, secondo gli oppositori, è una nuova prova del preoccupante uso della pena di morte nella Repubblica islamica. I dati ufficiali dicono che nel 2013 in Iran sono state 373 le persone messe a morte, ma secondo dati della Cornell University's Deathpenaltyworldwide.org, nell'anno sono state tra 624 e 727, mentre nel 2012 era state tra 314 e 580. E secondo lo statunitense Iran Human Rights Documentation Centre, quest'anno ci sono state 531 esecuzioni.

Preoccupazione per l'aumento delle esecuzioni in Iran è stata espressa in passato anche dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon.