La chiesa sul luogo della strage di Beslan ha ora la sua croce
di Nina Achmatova
La cerimonia di benedizione si รจ svolta dopo una commemorazione religiosa delle vittime. Arcivescovo di Vladivkavkaz: "Evento dal significato storico". Dieci anni fa l'attentato terroristico, finito in strage.

Mosca (AsiaNews) - La chiesa ortodossa costruita a Beslan, Ossezia del Nord, sul luogo della strage dei bambini della scuola n° 1, ha ora la sua croce sulla cupola più alta. La cerimonia di benedizione e posa della croce - presieduta dall'arcivescovo di Vladivkavkaz, Zosima - si è svolta il 3 ottobre, in concomitanza con una commemorazione religiosa delle vittime dell'attentato, in cui nel 2004 rimasero uccisi oltre 180 bambini. A darne notizia, la stampa locale.

"E' un evento che ha un grande significato storico", ha detto l'arcivescovo parlando agli abitanti di Beslan riunitisi sul luogo di quella che era la palestra della scuola, dove i terroristi per tre giorni tennero in ostaggio oltre mille persone. "Nel luogo dove dieci anni fa fu versato il sangue di bambini innocenti, grazie alla buona volontà di molte persone, è stata costruita una chiesa - ha detto ancora l'arcivescovo - La croce che oggi vi viene posta proteggerà Beslan e l'Ossezia da ogni male. Dio vi benedica".

Tra le persone presenti alla cerimonia molti ex ostaggi, insegnanti e studenti della scuola.

"Da tempo attendevamo questo giorno - ha detto Nadezhda Zaloeva-Gurieva, che nell'attacco ha perso una figlia e un figlio - Ora, ogni mattina uscendo dal mio balcone al quinto piano , vedrò questa croce..".

Dall'1 al 3 settembre 2004, circa 1200 ostaggi, rimasero  ammassati nella palestra della scuola, imbottita di esplosivo, senza bere, mangiare o poter andare in bagno. Il commando terroristico, composto da ceceni e ingusci, chiedeva l'indipendenza della Cecenia. Al terzo giorno, in modo inatteso, è scattato il blitz delle forze speciali russe, finito in un bagno di sangue. Ancora oggi non sono state chiarite le responsabilità di quella strage. Secondo le stime ufficiali, i morti furono 331, tra i quali 186 bambini. Circa 720 i feriti, di cui 135 rimasti invalidi.