Terremoto nello Yunnan: 7mila case crollate, cinque morti, ma si teme il loro numero crescerà
Per ora le cifre ufficiali dicono che vi è stato solo un morto. Evacuate oltre 55mila persone. Danni alle infrastrutture: 36 ponti distrutti; crepe in una diga. Soldati, personale medico e polizia sono giunti nella zona del sisma.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Una scossa di magnitudo 6.6 ha colpito la notte scorsa la città di Jinggu e le contee vicine nello Yunnan. Le cifre ufficiali parlano di un morto e 324 feriti, dei quali otto molto gravi. Ma testimonianze dirette dicono che vi sono almeno cinque morti e il loro numero è destinato a crescere via viva che si ispezionano le zone colpite.

Nella cittadina di Yongping sono crollate alcune case, ma la maggior parte di esse sono in piedi. Molte persone, temendo la caduta delle case per le scosse di assestamento, hanno dormito fuori sotto le tende o nei parchi.

Secondo Xinhua, la scorsa notte sono state danneggiate 13mila case; 7mila sono crollate, causando problemi ai circa 93mila abitanti della contea, a 400km a sud est di Kunming, la capitale della provincia. Finora sono state evacuate 56880 persone.

Vi sono danni gravi alle infrastrutture: 36 ponti sono crollati e la diga di Changhai, vicino a Yongping, presenta una crepa larga 5-8 cm.

Nella notte l'esercito ha inviato più di 1000 soldati e personale sanitario; nella zona affetta dal sisma sono arrivati anche 1000 poliziotti della provincia.

Fino alle 8 di stamane vi erano state oltre 200 scosse di assestamento, alcune delle quali di magnitudo 4 e 4.9.

La regione dello Yunnan è una zona sismica. Lo scorso agosto vi sono stati altri due terremoti che hanno causato la morte di 600 persone.