Tibet, monaco buddista condannato a 12 anni per "separatismo"
Tsangyang Gyatso, cantore del monastero di Trido, è stato arrestato in marzo con altri tre religiosi. Le accuse non sono state rese pubbliche, e non si conosce la sorte di quelli che sono stati fermati con lui. Raffica di arresti nell'area, dove è apparso un murales che recita "Il Tibet è indipendente".

Dharamsala (AsiaNews) - Le autorità comuniste della provincia del Tibet hanno condannato a 12 anni di carcere un monaco tibetano, Tsangyang Gyatso, sulla base di accuse ancora non rese pubbliche. Il religioso, cantore del monastero di Trido, è stato arrestato lo scorso 17 marzo insieme ad altri tre monaci identificati come Tsewang, Atse e Gyaltsen. Non è chiaro se anche questi siano stati processati. Secondo una fonte locale, Ngawang Tharpa, Gyatso sarebbe stato condannato per "attività separatiste" e per aver "complottato contro il governo".

Subito dopo l'arresto, spiega la fonte al quotidiano tibetano Phayul, sei monaci dello stesso monastero si sono recati nella stazione di polizia per chiedere il rilascio dei confratelli. Il 19 marzo hanno presentato un appello formale, e in risposta sono stati picchiati con forza dagli agenti di polizia e poi arrestati a loro volta. Per cercare di liberarli, diverse donne e gli anziani della comunità si sono presentati in prigione il 20 marzo: nella notte i sei monaci sono stati rilasciati.  

Alcune settimane prima dell'arresto di Gyatso, inoltre, le autorità hanno fermato cinque tibetani con l'accusa di aver condiviso "materiale proibito" sul sito di microblogging "WeChat". Altri quattro sono stati arrestati perché sospettati di essere gli autori di un murales che recita "Il Tibet è indipendente", apparso su un ponte di ferro sempre nei pressi di Trido.