Tra le rovine di Gaza un gruppo di statue per ricordare l'orrore della guerra
Realizzate in fibra di vetro e ricoperte di creta, le statue, a volte con pennellate rosso-sangue, rappresentano tra l'altro una donna a piedi nudi, i suoi lineamenti a malapena distinguibili, che sta portando un bambino nudo. Accanto a lei c'รจ un vecchio appoggiato ad un bastone con un ragazzino spettinato tra le braccia.

Gaza (AsiaNews/Agenzie) - Statue tra le rovine di Gaza (nella foto) a rappresentare le sofferenze provocate dalla guerra. Le ha realizzate e poste in opera Iyyad Sabbah, professore di arte alla Al-Aqsa University di Gaza, che le ha collocate tra le rovine ancora intatte del quartiere periferico di Shejaiya, non lontano dal confine con Israele.

Realizzate in fibra di vetro e ricoperte di creta, le statue, a volte con pennellate rosso-sangue, rappresentano, tra l'altro, una donna a piedi nudi, i suoi lineamenti a malapena distinguibili, che sta portando un bambino nudo. Accanto a lei è un vecchio appoggiato ad un bastone con un ragazzino spettinato tra le braccia.

Le statue, secondo il loro autore, intervistato da Middle East on line, "sono una nuova forma d'arte che dà forma alla sofferenza degli abitanti di Gaza". "Con questo progetto - ha aggiunto - voglio parlare delle persone e dalle loro case durante la guerra" e "cerco di puntare i riflettori sui crimini che gli israeliani hanno compiuto qui". E anche inviare un messaggio a Israele, che "distruggendo le loro case, ha distrutto l'umanità degli abitanti di Gaza".

"Tutti i politici parlando della ricostruzione di Gaza dalle sue distruzioni fisiche", "ma io vorrei che ponessero attenzione anche ai danni causati a livello umano, e stiamo parlando della crisi psicologica che colpisce gli abitanti della città".