Politici nepalesi: Nella nostra Costituzione il messaggio del Papa sul Muro di Berlino
di Christopher Sharma
L'invito a "costruire ponti" deve ispirare la stesura della prima Carta democratica del Paese. Anche ex maoisti lodano papa Francesco: "Ogni religione, etnia, pratica, cultura, tradizione e differenza sociale deve essere garantita con uguale e giusto trattamento".

Kathmandu (AsiaNews) - La nuova Costituzione del Nepal deve "accogliere il messaggio di integrazione e l'invito a costruire ponti e diffondere una cultura dell'incontro" lanciati ieri da papa Francesco per i 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino. Lo affermano ad AsiaNews alcuni politici nepalesi - tra cui anche ex maoisti - impegnati nella stesura della prima Carta costituzionale democratica, dopo secoli di monarchia assoluta indù.

"Anche se il papa si è riferito in modo diretto alla divisione della Germania - spiega ad AsiaNews Pushpakamal Dahal, presidente dello Unified Communist Party of Nepal (Ucpnm, maoista) - il suo messaggio è ugualmente importante per il contesto nepalese. Nessuno dovrebbe essere diviso e trattato in modo separato".

"Ogni religione, etnia, pratica, cultura, tradizione e differenza sociale deve essere garantita con uguale e giusto trattamento". Il partito maoista, aggiunge Dahal, "si unisce all'augurio del papa di riuscire a 'far cadere tutti i muri che ancora dividono il mondo'".

"Il messaggio del papa per l'integrazione nazionale, il rispetto, l'unione e l'armonia - sottolinea Ramchandra Poudel, vicepresidente del Nepali Congress (al governo) - è lodevole e pertinente al nostro caso".

Gli fa eco Jhalanath Khanal, ex Primo ministro e leader del Communist Party of Nepal (Unified Marxist-Leninist, Uml): "Come ha affermato papa Francesco 'servono ponti e non muri' per legare le persone. Per questo, stiamo scrivendo la nuova Costituzione secondo i valori da lui auspicati".