India, mons. Baselios: con la Fede si può tutto
di Nirmala Carvalho
Alla vigilia della sua elezione ad arcivescovo della nuova Chiesa maggiore di Trivandrum, mons. Baselios parla delle sfide, del futuro e di Benedetto XVI.

Trivandrum (AsiaNews) – Evangelizzazione e unità dei cristiani, così come la forte sollecitazione ad accrescere la fede, sono i tratti chiave di mons. Cyril Mar Baselios, che domani si installerà come arcivescovo della neo eletta chiesa maggiore di Trivandrum.

Mons. Cyril Mar Baselios Malancharuvil è il capo della Chiesa Siro-Malankarese. In un'intervista ad AsiaNews ha detto: "L'elevazione della Chiesa di Trivandrum - da metropolita a Chiesa maggiore - è il modo in cui il defunto papa Giovanni Paolo II ha voluto dare il via all'era di questa Chiesa indiana". Il prelato ha spiegato: "Ora la Chiesa, secondo il diritto canonico, ha un nuovo status giuridico e domani [sabato 14 maggio ndr] mi installerò in modo ufficiale come arcivescovo maggiore". Con l'installazione di domani ed il riconoscimento da parte della Santa Sede la Chiesa di Trivandrum acquisirà poteri di "auto-governo".

Sarà infatti alle dirette dipendenze del Papa ed avrà la possibilità di creare un'amministrazione autonoma. "La Chiesa – continua - ha sempre posto la necessità della difesa dei diritti umani, dei singoli e dei popoli, come parte integrante del suo messaggio e della sua missione". Avrà dunque dei tribunali amministrativi indipendenti in modo che la Chiesa possa dare segni visibili della sua "volontà di essere a difesa dei diritti umani".

Mons. Baselios spiega che "l'evangelizzazione e l'unità delle Chiese cristiane sono le sfide maggiori per me". Il suo motto sarà 'credere nell'amore' mentre 'accrescere la fede' è, come spiega lui stesso, la sua esortazione più frequente alla gente. "Tutto è possibile quando si ha la fede" dice, perchè "lo spirito umano è in grado di fare cose meravigliose quando è infuso dallo Spirito Santo, che non ha limiti".

L'arcivescovo parla inoltre della nomina al soglio pontificio di Benedetto XVI. "Sono pieno di gioia – dice - ed elevo ringraziamenti al cielo per la nomina del card. Ratzinger a papa. Lo conosco di persona, e credo sia la persona giusta per il momento in cui viviamo. La sua apertura e la voglia di unione con le altre Chiese cristiane porterà la Chiesa di questa generazione ad una nuova era". La nomina del nuovo pontefice è, per il monsignore, un incoraggiamento: "La sua semplicità, la sua ardente speranza ed il desiderio di ecumenismo mi ispirano, mi incoraggiano e confermano la mia missione a capo della chiesa di Malankara". Per lui, "la Chiesa cattolica testimonierà piena unità davanti al mondo durante il pontificato di Benedetto XVI".

Domani il messaggio pontificio di felicitazioni per la nuova installazione verrà letto da Ignazio Moussa Dahoud, prefetto per le Congregazioni orientali, durante la messa solenne. Il prefetto ed il nunzio apostolico - Pedro Lopez Quintana - concelebreranno la funzione di domani, a cui presenzieranno vari dignitari ecclesiastici e civili. La funzione sarà celebrata in inglese ed in Malayam, la lingua locale.