Card. Zen: Pronto ad andare in galera per la democrazia a Hong Kong
Intervenendo al Simposio internazionale 2014 di AsiaNews, il vescovo emerito del Territorio racconta come Pechino abbia sempre proibito una visita del Papa: "A Giovanni Paolo II non venne concesso neanche l'ingresso nel Territorio per la conclusione del Sinodo dell'Asia". In conclusione, il presule annuncia: "Spero di avere il tempo di consegnarmi alla polizia insieme agli altri democratici per aver occupato spazio pubblico. Pregherò per tutti voi".

Città del Vaticano (AsiaNews) - Una volta tornato a Hong Kong "spero di essere in tempo per andare, insieme a tutti gli altri coinvolti, a consegnarmi alla polizia per aver commesso disobbedienza civile e aver occupato per un giorno e una notte uno spazio pubblico. Spero che mi mettano dentro per qualche giorno, così avrò il tempo di pregare per tutti voi". È la conclusione dell'intervento pronunciato dal card. Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong, al Simposio internazionale 2014 di AsiaNews dal titolo "La missione in Asia: da Giovanni Paolo II a papa Francesco".

Il cardinale, che lavora da sempre per fare della Chiesa di Hong Kong una "Chiesa-ponte" verso la Cina continentale, ha incentrato il proprio discorso non soltanto sulle limitazioni imposte da Pechino al rapporto con il Vaticano, ma anche e soprattutto sul perché il Dragone dell'Asia ha così paura della libertà religiosa.

"Non oso parlare a nome di tutta l'Asia - ha detto il porporato - ma sono convinto che la via delle missioni in Cina è l'uomo: l'uomo nella società, la società di uomini, di persone create a immagine di Dio". Proprio per questo, anche analizzando il grande ruolo che la Chiesa cattolica ha avuto nella caduta dei regimi comunisti dell'Est Europa, Pechino ha paura della libertà religiosa. "L'ateismo umanistico - ha spiegato il card. Zen - oppone Dio all'uomo e l'uomo a Dio. O c'è Dio, e allora l'uomo Lo adora oppure facciamo fuori Dio".

Dopo un excursus storico e alcuni aneddoti personali - come san Giovanni Paolo II che gli chiedeva "Voglio andare in Cina! Voglio andare in Cina!" - il presule spiega anche l'attuale battaglia per la libertà in corso nella sua diocesi: "Sono orgoglioso di poter affermare che, anche grazie a una competente Commissione Giustizia e Pace, la Chiesa di Hong Kong sta accompagnando la nostra popolazione nella lotta pacifica per la democrazia, seguendo fedelmente gli insegnamenti del Magistero sociale della Chiesa".