Cattolici dello Sri Lanka al governo: Rimuovete i cartelli del presidente con il Papa
di Melani Manel Perera
La Chiesa chiede al presidente Mahinda Rajapaksa di non usare la visita del pontefice per fare campagna elettorale. Il prossimo 8 gennaio, cinque giorni prima della visita di Francesco, si terranno le elezioni generali. Timori di brogli e violenze.

Colombo (AsiaNews) - I cattolici dello Sri Lanka tornano a chiedere al governo di non strumentalizzare la visita di papa Francesco per scopi politici. La minoranza del Paese vuole anche la rimozione dei cartelloni elettorali che ritraggono il presidente Mahinda Rajapaksa insieme al pontefice, considerati un modo per "guadagnare consensi in vista del voto".

Il prossimo 8 gennaio si terranno nell'isola le nuove elezioni generali. Cinque giorni dopo, il 13, papa Francesco atterrerà a Colombo per la sua visita di tre giorni in Sri Lanka, per poi partire per la volta delle Filippine.

Il presidente Mahinda Rajapaksa ha deciso di candidarsi per un terzo mandato, sfidando il calo di consensi che sembra inarrestabile. Non è ancora chiaro chi si candiderà per l'opposizione, ma il capo di Stato ha deciso di giocare d'anticipo e ha già iniziato la campagna elettorale. Da qualche giorno, in tutto il Paese sono apparsi poster che lo ritraggono insieme a papa Francesco e che dicono - in singalese - "È il benvenuto, caro Santo Padre".

Il 22 novembre scorso p. Cyril Gamini, direttore del segretariato dei Media e dell'informazione, ha rilasciato un comunicato stampa per chiedere a tutti i partiti politici di rimuovere i cartelloni "immediatamente" e di "evitare di usare il Santo Padre o la sua visita in Sri Lanka per fare campagne politiche in vista delle elezioni presidenziali".

Per fermare questa deriva politica, alcuni cattolici vorrebbero addirittura che il papa posticipasse la sua visita, per evitare che questa venga influenzata dal clima elettorale che si preannuncia "violento". Già alle elezioni del 2010, le prime libere da attentati terroristici dopo quasi 30 anni di guerra civile, Mahinda Rajapaksa ha vinto il suo secondo mandato tra molte polemiche e accuse di brogli da parte dell'opposizione.