Patriarcato caldeo: Falsa la notizia dell’uccisione di un sacerdote a Mosul
di Joseph Mahmoud

In una nota ufficiale i vertici della Chiesa irakena smentiscono le voci circolate in questi giorni. Nella roccaforte dello Stato islamico non vi sono più cristiani; nessun sacerdote è al momento nelle mani dei jihadisti. Il Patriarcato chiede prudenza: rilanciare queste false notizie, che spaventano cristiani e Occidente, finisce “per fare il gioco dei jihadisti”.

Baghdad (AsiaNews) - Il Patriarcato caldeo" smentisce con forza la notizia circolata nei giorni scorsi, secondo cui i miliziani dello Stato islamico avrebbero giustiziato un sacerdote a Mosul". Nei giorni scorsi era rimbalzata la voce dell'esecuzione di un certo p. Paul Jacoub, che sarebbe detenuto da oltre otto mesi dai jihadisti. Tuttavia, in una nota ufficiale inviata ad AsiaNews, i vertici della Chiesa caldea affermano che la notizia è infondata. 

Il comunicato a firma del patriarca caldeo Mar Louis Raphael I Sako sottolinea che "nella Chiesa d'Iraq non è mai esistito alcun sacerdote con questo nome", sia essa di denominazione cattolica, ortodossa o protestante. E aggiunge che ormai "non vi sono più cristiani a Mosul", seconda città per importanza dell'Iraq e dal giugno scorso roccaforte delle milizie dello Stato islamico. 

Il Patriarcato caldeo chiede inoltre di non far circolare queste false voci, che hanno il solo scopo di spaventare i cristiani locali e il mondo occidentale. "Nel momento stesso in cui le rilanciamo - avverte - finiamo per fare il gioco dei jihadisti". 

Infine, il Patriarcato caldeo ricorda che i due religiosi sequestrati a Mosul nel luglio scorso sono stati liberati dopo due settimane e che, a tutt'oggi, non vi sono sacerdoti di Mosul rapiti o nelle mani delle milizie islamiste.