Java, proibito festeggiare san Valentino nelle scuole: "troppo occidentale"
di Mathias Hariyadi
A Depok, Bekasi e Surabaya obbligo di cancellare tutti i party organizzati dentro e fuori delle scuole, che rischiano di "offuscare il futuro dei giovani". La festa, diffusa negli ultimi 10 anni, รจ viva fra gli studenti e la classe media urbana, ma il resto della gente non sa cosa sia.

Jakarta (AsiaNews) - Tre dipartimenti (reggenze) dell'isola di Java - Depok, Bekasi e Surabaya - hanno dichiarato "illegale" la festa di san Valentino, il patrono degli innamorati. Questa tradizione occidentale si è diffusa anche in oriente, soprattutto nelle scuole e fra i giovani. Per questo, la dichiarazione di "illegalità" diffusa ieri dalle reggenze di Java obbliga pure a cancellare tutti i party che sono stati annunciati  per oggi in tutte le scuole.

Il vice-reggente di Bekasi, Ahmad Syaikku, ha dichiarato che "simili raduni non sono importanti per i costumi indonesiani locali e avrebbero come effetto solo quello di offuscare il futuro dei giovani".

Il responsabile dell'Ufficio per l'educazione di Bekasi si è affrettato a diffondere la dichiarazione in tutte le scuole.

L'ordine di cancellare tutte le feste legate a san Valentino è stato diffuso anche a Depok (West Java), proibendo "con forza ogni celebrazione della festa di san Valentino sia nelle scuole che fuori di esse".

La festa del patrono degli innamorati si è diffusa in Indonesia - Paese islamico più numeroso - soprattutto negli ultimi 10 anni ed interessa in particolare i giovani studenti delle città e della classe media, specie quelli che frequentano le scuole private.

Le celebrazioni nelle scuole avvengono di solito con degli show e dei raduni in cui gli studenti si scambiano cioccolatini e fiori, in un'atmosfera divertente, fuori degli orati scolastici.

La festa viene celebrata anche nei centri commerciali, dove giovani innamorati si incontrano per dialogare insieme e per cenare, ma la gente comune non ha alcuna idea di cosa sia la festa di san Valentino.