Bangkok: scherzano sulla monarchia, giovani attori universitari in galera per "lesa maestà"
Patiwat Saraiyaem, 23 anni, e la compagna 26enne Pornthip Munkong sono stati arrestati e incriminati. Ora dovranno scontare una condanna a due anni e sei mesi; la pena ridotta perché si sono dichiarati colpevoli. Le leggi sulla lesa maestà usate dalla giunta militare per reprimere il dissenso.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - Questa mattina un tribunale thai ha condannato una coppia di giovani a due anni e sei mesi di galera per "aver causato danno alla monarchia". Patiwat Saraiyaem, 23 anni, e la compagna 26enne Pornthip Munkong sono stati riconosciuti colpevoli di aver violato le rigide norme sulla lesa maestà, che proteggono i membri della famiglia reale da insulti e offese. All'origine della controversia, una pièce teatrale recitata dai due giovani all'università. Intitolata "La sposa del lupo", essa raccontava le vicende di un monarca di fantasia e del suo consigliere; essa è stata rappresentata all'università Thammasat di Bangkok, nell'ottobre 2013, per celebrare la rivolta degli studenti contro la dittatura del 1973, repressa nel sangue.  

Secondo il legale della coppia, i due giovani non intendono fare ricorso e sono pronti a scontare sino in fondo la condanna comminata dal giudice. 

Le leggi contro la lesa maestà in Thailandia sono fra le più dure al mondo; tuttavia, secondo i critici esse sono sfruttate in questi mesi dalla giunta militare al potere per reprimere il dissenso e governare col pugno di ferro il Paese. In caso di condanna, si possono trascorrere fino a 15 anni in prigione. Il giudice ha ridotto a entrambi i giovani la pena - da cinque a due anni e mezzo - perché si sono dichiarati colpevoli.  

I media non hanno potuto raccontare nei dettagli il processo, la trama della commedia incriminata e gli elementi che hanno determinato la condanna; secondo la legge thai, infatti, eventuali articoli di giornale o servizi che riportano le offese alla monarchia possono essere a loro volta perseguiti secondo il codice penale. 

La polizia starebbe cercando altre sei persone coinvolte nella recita a vario titolo, per aver violato anch'esse l'articolo 112 del codice, quello che fa riferimento alla "lesa maestà". Fra questi, due avrebbero già abbandonato la Thailandia unendosi alla nutrita schiera di intellettuali, attivisti e oppositori politici contrari al colpo di Stato, fuggiti in esilio per non finire in galera. 

Attivisti e organizzazioni pro-diritti umani denunciano un aumento nei casi di diffamazione contro la monarchia o il potere costituito da quanto i militari hanno assunto il potere, nel maggio scorso, con un golpe bianco. Almeno 15 i casi di persone incriminate per offesa alla monarchia e 90 le inchieste tuttora aperte, molte delle quali si concluderanno con il rinvio a giudizio (e la relativa condanna). Fra le persone già finite in prigione un tassista - avrebbe offeso la monarchia durante una corsa, le sue parole sono state registrate dal passeggero - e uno studente, che ha scritto un post diffamante su Facebook. 

Il re thai Bhumibol Adulyadej, 87 anni, per molti cittadini è considerato un semi-dio, anche se non manca un fronte critico interno (silenzioso) che considera la monarchia corrotta e degradata, soprattutto fra figli e parenti del re. Egli è al trono da oltre 60 anni, un primato che lo ha portato ad essere il più longevo monarca regnante al mondo.