Redentoristi di Saigon: Con papa Francesco, una Quaresima per i poveri e gli emarginati
di CT
In collaborazione con un negozio di alimentari, i sacerdoti offrono pasti quotidiani per 100 persone indigenti. Particolare attenzione ai reduci di guerra, abbandonati dal governo; dottori e volontari cattolici (e non) offrono cure mediche. In concomitanza col Capodanno lunare ogni giorno 7mila fedeli in pellegrinaggio al santuario di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Nel tempo di Quaresima i padri redentoristi di Ho Chi Minh City promuovono una serie di iniziative nel campo della pastorale sociale, dedicate in particolare ai poveri e agli emarginati. Le attività sono iniziate nei giorni scorsi, in concomitanza con i festeggiamenti per il Nuovo anno lunare, con un pellegrinaggio al santuario di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Almeno 7mila persone, ogni giorno, hanno visitato il tempio mariano promuovendo letture della Bibbia, preghiere e recite del Rosario. Raccontando l'iniziativa ad AsiaNews p. Vincent Phạm Trung Thành sottolinea che, in occasione del Capodanno, i cattolici vietnamiti "sono soliti rafforzare la loro fede" con preghiere e opere, soprattutto nel settore della "pastorale sociale". 

In linea con le direttive e i principi che ispirano l'opera dei redentoristi e rispondendo all'appello lanciato da papa Francesco, continua p. Vincent, "abbiamo avviato iniziative di carità e attività sociali, per lavorare a contatto con i poveri e quanti vivono in condizioni speciali". Alcuni sacerdoti si occupano della raccolta fondi per sostenere malati e persone affette da problematiche particolari, con una "prestigiosa iniziativa" lanciata attraverso il nostro sito web Ephata. 

Fra le varie iniziative, i redentoristi di Saigon hanno promosso una collaborazione con un negozio di alimentari, grazie al quale vengono sfamate ogni giorno almeno 100 persone indigenti. Si tratta di un progetto "comunitario" al quale hanno aderito anche "abitanti della zona". A questo si aggiungono progetti di sensibilizzazione contro l'aborto e aiuti concreti per le giovani donne incinte, abbandonate dalla famiglia. 

Una particolare categoria di persone emarginate da autorità e governo è quella dei reduci di guerra, persone anziane che non hanno fonti di sostentamento e spesso sono costrette a mendicare per sopravvivere. Nei giorni del Capodanno lunare i redentoristi hanno aiutato almeno 1200 ex soldati della Repubblica del Vietnam (il Vietnam del sud, filo-americano ai tempi della guerra), che versano in "condizioni di miseria". A 40 anni dalla rivoluzione, sono costretti a vendere biglietti della lotteria o altri piccoli oggetti per racimolare il denaro necessario per un pasto, trascinandosi a stento per le vie della metropoli a causa delle amputazioni e delle ferite subite nel conflitto. 

P. Vincent Phạm Trung Thàn, fino al 15 gennaio scorso superiore dei redentoristi di Saigon, spiega che "molti sono anziani" ed è doveroso "prendersene cura". In questi giorni di festa i sacerdoti hanno promosso cure mediche per un migliaio di reduci, dando loro alcuni piccoli doni. "Abbiamo voluto incoraggiarli" aggiunge il sacerdote, il quale aggiunge che essi si sono sentiti "toccati" dall'amore della Chiesa. Sulle pagine di un giornale locale questi reduci hanno affermato che "la chiesa dei redentoristi ci ha dato un gesto concreto di amore". 

In futuro, grazie all'iniziativa dei cattolici, saranno assicurate visite mediche a oltre 700 persone: "Andremo nelle zone più remote e sperdute - aggiunge - per aiutare le persone". "Abbiamo 17 medici - spiega p. Vincent - che sono disponibili a lavorare con noi. Sia cattolici che non cattolici. A questi si aggiungono 60 volontari, che vogliono dedicare parte del loro tempo per aiutare i reduci di guerra". Un'opera di carità che si inserisce nel solco delle iniziative promosse secondo le direttive di papa Francesco: "Amo leggere le sue esortazioni - conclude il sacerdote - soprattutto quando dice che l'annuncio della Buona Novella deve essere unito all'aiuto ai poveri".