Bangladesh, arrestato l'assassino del blogger Avijit Roy
di Sumon Corraya
L'uomo era già noto in passato per aver "incitato alla violenza" contro scrittori e intellettuali. La vittima, cittadino Usa di origini bangladeshi, è stato accoltellato a morte con un machete. Un anno fa le prime minacce di morte di estremisti islamici per aver pubblicato il libro "Biswasher Virus", "Il virus della fede".

Dhaka (AsiaNews) - Le forze di sicurezza bangladeshi hanno arrestato un uomo per l'omicidio dello scrittore e blogger Avijit Roy. Fondatore del blog Mukto-Mona ("Libero pensiero"), Roy è stato assassinato nella serata del 26 febbraio scorso a Dhaka, mentre tornava a casa con sua moglie da una fiera di libri. L'arrestato si chiama Farabi Shafiur Rahman ed è stato trovato nel quartiere Jatrabarhi della capitale, mentre si stava preparando per abbandonare la città.

Avijit Roy, cittadino americano originario del Bangladesh, è stato aggredito da un piccolo gruppo fondamentalista musulmano e accoltellato a morte con un machete. Sua moglie Rafida Ahmed ha riportato qualche ferita di lieve entità. Il giorno seguente, centinaia di persone - soprattutto insegnanti, editori e scrittori - si sono riunite a Dhaka per manifestare contro il suo assassinio.

"L'attacco subito da Roy e sua moglie - ha dichiarato Imran H. Sarker, leader dell'associazione dei blogger bangladeshi - è vergognoso. Protestiamo contro questa aggressione ed esprimiamo profonda preoccupazione per la sicurezza degli autori di questo Paese". Da tempo i gruppi islamici più estremisti chiedono l'esecuzione pubblica dei blogger atei e chiedono nuove leggi per combattere chi critica l'islam.

Il blogger, che si definiva ateo, aveva parlato dei pericoli che correva in un recente articolo apparso sul Free Inquiry, rivista pubblicata dall'americano Council for Secular Humanism. Lo scorso anno diversi estremisti islamici avevano minacciato pubblicamente di ucciderlo, dopo la pubblicazione del libro Biswasher Virus, "Il virus della fede".

Nell'articolo, Roy spiegava che "il virus della religione" è ciò che aveva ispirato gli attentati dell'11 dicembre 2011 alle Torri Gemelle di New York e l'attacco alla redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, avvenuto lo scorso gennaio. "I terrorismi basati sulla fede - aveva scritto Roy - non sono altro che virus. Se si permette loro di diffondersi, devasteranno la società in proporzioni endemiche".

Farabi era già stato arrestato nel 2013, per aver "incitato alla violenza" sui social network dopo la morte di Ahmed Rajib Haider, primo blogger a essere ucciso per le sue idee "contrarie all'islam". Secondo il gen. col. Ziaul Ahsan, direttore generale aggiunto della Rab (Rapid Action Battalion), l'arrestato avrebbe anche minacciato la rokomari.com, una libreria online, affinché ritirasse dal suo negozio online i libri di Roy.