Cairo, i Paesi arabi offrono 16 miliardi di dollari "per un futuro di pace"
di André Azzam
Alla Conferenza per lo sviluppo dell'Egitto i capi di Kuwait, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti offrono 4 miliardi ciascuno al governo di al-Sisi. Riuniti a Sharm el-Sheikh, fra ingenti misure di sicurezza, i vertici di governi e organismi internazionali studiano lo sviluppo sicuro della regione. L'esecutivo offre una partnership in 36 progetti, per un valore di 60 miliardi di dollari.

Il Cairo (AsiaNews) - I governi di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait hanno offerto al governo egiziano guidato da al-Sisi un prestito da 16 miliardi di dollari "per uno sviluppo di pace e sicurezza" dell'Egitto. È il primo risultato ottenuto dalla Conferenza per lo sviluppo del Paese, ospitata fra ingenti misure di sicurezza a Sharm el-Sheikh.

Subito dopo il discorso di apertura, pronunciato proprio da Abdel-Fattah al-Sisi, il principe della corona saudita e poi l'emiro del Kuwait hanno offerto 4 miliardi di dollari ciascuno. Subito dopo, ha avanzato la stessa offerta il primo ministro degli Emirati.

L'idea del forum è del defunto re Abdullah dell'Arabia Saudita, che nell'estate 2014 aveva lanciato l'idea di una Conferenza comune per la ripresa dell'Egitto. Presenti, oltre a decine di capi di Stato e di governo, anche i rappresentanti del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale, dell'Unione Europea, Lega Araba e Unione Africana.

Il governo ha offerto ai propri ospiti la possibilità di entrare in partnership in circa 36 macro-progetti che coinvolgono decine di settori e che hanno un valore presunto di circa 60 miliardi di dollari. Il Cairo spera di ottenere dagli investitori stranieri "almeno il 65%" della cifra necessaria.