Pakistan, minacce a un leader cristiano: “Basta costruire chiese o ti uccideremo”
di Shafique Khokhar
È da febbraio che Javed David, della “Hope for the Light Ministries”, riceve intimidazioni da “estremisti sconosciuti”. Insieme ai suoi collaboratori dal 2013 aiuta le comunità povere a costruire i loro luoghi di culto.

Lahore (AsiaNews) – Da tre mesi Javed David, leader cristiano di Lahore, riceve minacce di morte da un gruppo persone non ancora identificate. Ragione delle intimidazioni è la costruzione di alcune chiese nell’area. Oltre a lui, anche tre suoi collaboratori – Akram John, Ata-ur-Rehman Saman e Joy Alexander – sono stati minacciati. David è presidente dell’associazione cristiana “Hope for the Light Ministries”. L’ultimo episodio risale al 4 aprile (il giorno prima di Pasqua, ndr), ma il leader cristiano l’ha riferito ad AsiaNews solo oggi.

“Ero stato alla chiesa di Sheikhupura – racconta – per partecipare a un incontro insieme ai miei collaboratori. Erano le otto di sera quando siamo partiti per tornare a Lahore. Stavamo per immetterci nella strada principale, andavamo piano, quando una motocicletta ci ha raggiunto e ci ha bloccato la strada. Forse ci stavano seguendo. Entrambi i passeggeri indossavano il casco. Uno di loro si è avvicinato al mio finestrino e mi ha detto: ‘Sappiamo quello che state facendo qui. Smettetela di costruire chiese. Convertitevi all’islam, che è una vera religione. Altrimenti diventerete degli orribili esempi”.

Un episodio analogo era accaduto lo scorso 22 febbraio, dopo aver visitato un’altra chiesa in costruzione. “Anche allora – ricorda – stavo tornando a casa, quando una moto mi si è parata davanti. Il guidatore ha bussato al vetro della mia macchina e ha gettato dentro un pezzo di carta. Non l’ho aperto prima di essere tornato a casa. Vi era scritto: ‘Questa è una nazione islamica. Non possiamo permettere di costruire chiese. O vi convertite all’islam, o lasciate questo Paese. Smettetela di costruite chiese, o ne pagherete le conseguenze”.

David e i suoi collaboratori aiutano le comunità povere a costruire chiese dal 2013. La prima è stata eretta in un villaggio del distretto di Shekhupura. Nel 2014 ne hanno costruito una seconda nel distretto di Jaranwala, vicino Faisalabad. Quest’anno ne stanno costruendo un’altra sempre nel distretto di Jaranwala.

“Sul momento – racconta Ata-ur-Rehman Saman – ci siamo sorpresi e spaventati. In passato, quando avevamo comprato il terreno per costruire la chiesa a Sheikhupura, abbiamo incontrato resistenza da parte di alcuni membri della comunità musulmana, ma poi tutto si è risolto. Il primo mattone è stato posato dal capo della madrassa locale. Entrambe le comunità vivono in pace qui, anche se stiamo assistendo a un aumento degli episodi di intolleranza religiosa”.

“Io e la mia famiglia – sottolinea Javed David – siamo spaventati e preoccupati, poiché continuo a ricevere minacce. Dove potremo andare per avere libertà religiosa? Questo è il nostro Paese, viviamo qui da generazioni. Dopo la tragedia di Youhanabad le circostanze sono cambiate e c’è più paura. io ho dedicato la mia vita a Cristo e continuerò a servire il Suo popolo, qualunque cosa accada”.