Il Parlamento del Turkmenistan approverà il mandato a vita per il presidente
Il presidente Berdymukhammedov presiede la Commissione costituzionale che sta decidendo di allungare il mandato presidenziale. Si deve anche esprimere sull’eliminazione del termine di 70 anni per la carica del presidente. Le riforme verrebbero attuate per “andare incontro al sostegno della nazione”.

Ashgabat (AsiaNews) - La Commissione costituzionale del Turkmenistan sta valutando due riforme da inserire nella carta costituzionale: la prima estende il mandato presidenziale da cinque a sette anni, la seconda elimina il limite di 70 anni di età per la scadenza della massima carica dello Stato. Lo ha annunciato il 29 maggio scorso Akdzha Nurberdyeva, speaker del Parlamento turkmeno [“Majlis”]. Tali modifiche aprirebbero le porte alla presidenza a vita per l’attuale presidente, il 57enne Gurbanguly Berdymukhammedov che la scorsa settimana ha celebrato il culto della propria personalità facendosi erigere una statua equestre d’oro 24 carati.

La signora Nurberdyeva ha affermato che la nuova disposizione che allunga il termine presidenziale di due anni “consente di realizzare con successo un programmi a lungo termine su larga scala”. In base alle attuali norme, il presidente Berdymukhammedov potrebbe governare solo per altri tre mandati.

Il presidente, capo della stessa Commissione costituzionale e presente durante i lavori, ha dichiarato che le riforme proposte “vanno incontro al sostegno della nazione”. Egli ha inoltre suggerito di correggere le norme che riguardano i diritti, le libertà e i doveri dei cittadini del Turkmenistan, in modo da renderle conformi al diritto internazionale e al diritto di impresa e proprietà privata.

Eletto per la prima volta nel 2006 dopo la morte di Saparmurat Niyazov, Berdymukhammedov è stato confermato alla presidenza nelle elezioni del 2012, in cui ha vinto con oltre il 97% dei consensi. Gli osservatori internazionali hanno dichiarato che quella votazione non fu “né libera né imparziale”. Il mandato dovrebbe quindi scadere nel 2017 ma potrebbe essere allungato fino al 2019 se il Parlamento dovesse approvare le modifiche.

Il Turkmenistan è un Paese ricco di risorse naturali ed è considerato uno degli Stati più repressivi al mondo. Figura nelle ultime posizioni di tutti le classifiche sul rispetto delle libertà civili e delle istituzioni democratiche, compresa quella di Reporters without borders che nel 2014 lo inserisce al 178mo posto (su 180 Paesi esaminati).

Il presidente ha dichiarato infine che la versione finale della riforma costituzionale verrà sottoposta al Parlamento e approvata dal Consiglio degli anziani del Turkmenistan nel 2016.