Card. Toppo: Il governo non protegge i cristiani dai radicali indù
L’arcivescovo di Ranchi ricorda che al potere ora “ci sono elementi che a lungo hanno invocato l’Hindu Rashtra, una nazione totalmente indù”. L’India ha “una Costituzione meravigliosa, che dà piena libertà di professare e propagare la propria religione”.

Ranchi (AsiaNews) – “È presto per giudicare l’operato del Primo ministro nei confronti della minoranza cristiana. Quello che è certo però e che ora al potere ci sono elementi che a lungo hanno invocato l’Hindu Rashtra, una nazione totalmente indù”. È quanto afferma ad AsiaNews il card. Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi (Jharkhand), in merito agli attacchi e alle discriminazioni che i cristiani continuano a subire in alcune parti dell’India.

“L’India – sottolinea il porporato – è un Paese grande, quello che accade in certe zone non sempre ha ripercussioni in altre. Di certo per il governo non è facile gestire ogni cosa”.

Secondo il card. Toppo, il Paese ha “una Costituzione meravigliosa, che dà piena libertà di professare e propagare la propria religione. Il Primo ministro è intervenuto in sua difesa, dicendo che avrebbe fatto rispettare quanto sancito dalla Carta. È l’unica dichiarazione pubblica da lui fatta sul tema, ma è importante che lo abbia detto”.

Di recente la Commissione Usa per la libertà religiosa nel mondo ha rilasciato un rapporto sulla situazione nel subcontinente, che ha evidenziato un aumento degli attacchi e delle violenze verbali contro le minoranze religiose da quando Narendra Modi è salito al potere. Una posizione condivisa da Chiesa e attivisti sociali.