Orissa, il governo demolisce 109 case di tribali cristiani

Dietro il provvedimento la mano del fondamentalista RSS. Il vescovo Bilung: “Gli estremisti complottano per instillare il terrore nelle menti di questa povera gente per continuare a sfruttarla”. In arrivo le piogge monsoniche, i tribali sfrattati non potranno costruirsi neppure un riparo.


Rourkela (AsiaNews) – L’amministrazione distrettuale di Koraput, Orissa (India orientale) ha deciso di demolire le case di oltre 100 famiglie cristiane. Il provvedimento rischia di alimentare la tensione interreligiosa nella città di Jeypore, dove si teme una campagna di “purificazione” da parte dei fondamentalisti indù.

>“Una situazione molto tragica” è stata definita ad AsiaNews da mons. Alponse Bilung, vescovo di Rourkela – distretto dell’Orissa

Subha Sarma, amministratore distrettuale, ha ordinato di abbattere "immediatamente" 109 abitazioni di cristiani. Questi ultimi presumono che il provvedimento sia ispirato dal Rashtriya Swayamsevak Sangh (RSS - formazione paramilitare di estremisti indù), che di recente ha organizzato un campo di addestramento proprio a Jeypore. Al training hanno partecipato tra gli altri Manmohan Samal, ministro delle Finanze dell’Orissa, e Rabi Nanda, ministro delle Risorse d’acqua.

La comunità cristiana sospetta che la demolizione sia opera proprio di Nanda supportato da Samal, intenzionati a “purificare” la cittadina.

“Queste case – spiega mons. Bilung– si trovano in un’area semiforestale, abitata da tribali, una fascia di popolazione molto povera e recettiva al cristianesimo”. Secondo il vescovo i fondamentalisti sono preoccupati perché attraverso le missioni cristiane i “bambini dei tribali ricevono un’educazione come quelli di tutte le altre caste e religioni ed è più difficile in futuro poterli sfruttare come fanno ora”.

Appena saputo del provvedimento i cristiani hanno cercato di posticipare la demolizione;  l’amministratore distrettuale, Subha Sarma, ha, però, respinto la richiesta. Anzi, venuto a conoscenza delle tensioni egli ha ordinato un “pesante dispiegamento di polizia” nella cittadina. Sarma non ha rilasciato commenti.

“I fondamentalisti – continua mons. Bilung – colpiscono i più poveri e architettano piani per instillare nelle loro menti il terrore, usando intimidazioni di tipo psicologico ed economico”. Nella maggioranza dei casi i tribali vivono del lavoro dei campi con salari giornalieri e dipendono dalla comunità di maggioranza per la loro sussistenza.

I rappresentanti della comunità cristiana locale hanno deciso di rivolgersi al governatore dell’Orissa, Naveen Patnaik, affinché intervenga per “fermare lo sconsiderato trasferimento di questa povera gente poco prima della stagione delle piogge monsoniche”.

Il vescovo ricorda che queste persone non possiedono nulla, “a malapena una scodella” e qualche utensile da cucina comprato a fatica: “Se le loro case verranno distrutte perderanno tutto ciò che hanno e non potranno permettersi di costruire neppure un semplice riparo per la pioggia”.

L’Orissa è governato dal Bharatiya Janata Party (Bjp), sostenitore di una visione fondamentalista dell’induismo. Il BJP, al potere in India fino all’anno scorso, è spalleggiato dall’RSS, formazione paramilitare dedita alla promozione violenta dell’ideologia hindutva, che lotta per un’India solo indù (Hindu Rashtra) nella quale le minoranze siano cancellate. (NC)