Re Salman lascia la Francia, riapre la spiaggia delle polemiche “riservata” al monarca saudita
All’improvviso e in anticipo rispetto ai tempi previsti (20 agosto) il re saudita interrompe la vacanza in Costa Azzurra. Non è chiaro se la partenza sia legata alle proteste scatenate dagli abitanti della zona. L’arrivo aveva comportato la chiusura di un chilometro di costa.

Cannes (AsiaNews/Agenzie) – In modo del tutto in aspettato e in largo anticipo sui tempri previsti, ieri re Salman dell’Arabia saudita ha lasciato la riviera francese dove era arrivato circa una settimana fa per un periodo di vacanza. Una visita che aveva originato forti polemiche e la protesta degli abitanti della zona, per la chiusura e il divieto di navigazione - per motivi di sicurezza - relativi a un chilometro di costa nei pressi della villa del monarca. La conferma arriva da fonti ufficiali locali, che annunciano al contempo la riapertura a breve della spiaggia “La Mirandole” di Golfe-Juan. 

A otto giorni dal suo arrivo nel comune di Vallauris, nel sud della Francia, dove sorge la lussuosa villa di re Salman, per quella che doveva essere in origine una vacanza di tre settimane, il monarca si è diretto all’aeroporto di Nizza ed è volato a Tangeri, in Marocco. 

Con il re sono partite almeno 500 delle mille persone che componevano la delegazione che ha accompagnato il leader saudita nella sua vacanza francese. In precedenza l’ambasciata saudita aveva annunciato che il soggiorno sarebbe durato sino al 20 agosto prossimo. 

Nelle prossime ore cominceranno ad essere “progressivamente allentate” le misure di sicurezza predisposte attorno alla villa del monarca, con la conseguente riapertura - prevista per oggi - della spiaggia oggetto della controversia. 

La chiusura della “Mirandole” per motivi legati alla privacy e alla sicurezza del re avevano scatenato più di una protesta fra gli abitanti della zona e i turisti. Almeno 150mila persone avevano firmato una petizione contro la “privatizzazione” di un tratto di costa pubblico. 

Al momento non vi sono conferme del legame fra le proteste dei locali e la partenza del monarca. Resta il fatto che Riyadh vanta forti interessi economici in Francia. Da ultimo la firma, avvenuta il 25 giugno, di una serie di accordi del valore di 12 miliardi di dollari in diversi settori di cooperazione. Gli accordi, ha spiegato il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius includono l’acquisto di 23 elicotteri Airbus H145, del valore di 500 milioni di dollari. Il ministro francese ha aggiunto che l’Arabia Saudita è in procinto di lanciare uno studio di fattibilità per la costruzione di due reattori nucleari nel regno in collaborazione con la Francia.