Siria, dall’inizio della guerra sono morte più di 240mila persone
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, circa 12mila bambini hanno perso la vita nel conflitto esploso nel marzo del 2011. Un terzo delle vittime sono soldati dell’esercito regolare fedele ad Assad. I jihadisti uccisi sono circa 34mila.

Damasco (AsiaNews/Agenzie) – Dall’inizio del conflitto in Siria sono morte più di 240mila persone. Di queste circa 12mila erano bambini; quasi 72mila civili; più di 88mila soldati dell’esercito regolare e circa 34mila estremisti islamici. Sono i dati aggiornati rilasciati dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione con base in Inghilterra che vanta una fitta rete di contatti sul campo.

Dal marzo 2011, data di inizio degli scontri fra il governo Assad e una multiforme coalizione di oppositori, sono decedute 240.381 persone. Il 9 giugno scorso la conta era arrivata a 230.618. I bambini che hanno perso la vita sono stati 11.964, mentre i civili arrivano a 71.781. Un terzo del totale delle vittime erano soldati dell’esercito che combatte per Assad, ovvero 88.616 unità: di questi, 50.570 erano soldati regolari e il resto combattenti alleati.

Per quanto riguarda i combattenti ribelli, sono morti 42.384 soldati e 34.375 stranieri jihadisti. Ancora sconosciuta l’identità di 3.225 defunti sul campo. Sconosciuto anche il destino di circa 30mila persone che risultano disperse: di queste, 20mila sarebbero nelle carceri del governo.

Gli sfollati, secondo i dati delle Nazioni Unite, sono circa 10 milioni. Almeno 4 milioni hanno scelto le nazioni confinanti – Turchia, Libano, Giordania e Iraq – mentre altri 150mila hanno chiesto asilo all’Unione Europea. All’interno dell’Europa la Germania ha il contingente di profughi più numeroso (28.500) mentre in numeri assoluti la Turchia – con 1.758.092 profughi siriani – è la nazione che ne ha accolti di più.

Gli altri 6,5 milioni sono invece sfollati interni, persone che hanno dovuto abbandonare tutto ma hanno scelto di rimanere nel Paese.