Gli Usa chiedono a Pechino il rilascio “immediato” di avvocati e pastori cristiani
Dave Saperstein, inviato americano con delega sulla libertà religiosa, doveva incontrare i leader religiosi e gli attivisti impegnati per la libertàdi professare la fede. La sera prima è scattato il raid delle autorità: “Uno sviluppo davvero allarmante”.

Pechino (AsiaNews) – Il governo degli Stati Uniti ha chiesto alla Cina di rilasciare un gruppo di attivisti cristiani e avvocati, arrestati alla vigilia di un incontro con un funzionario Usa sul tema della libertà religiosa. Fra i detenuti vi sono il coraggioso legale cristiano Zhang Kai – in prima fila nella difesa delle croci del Zhejiang – ma anche pastori protestanti e attivisti per i diritti umani. Questi dovevano incontrare il 26 agosto 2015 Dave Saperstein, inviato americano con delega sulla libertà religiosa. La sera prima è scattato il raid.

Per Saperstein, si tratta di uno “sviluppo davvero allarmante. Questi arresti rientrano nel terribile cammino di intimidazione statale contro gli avvocati che lottano per l’interesse pubblico, gli attivisti di internet, giornalisti e leader religiosi. Anche altre persone che mi hanno incontrato, o che hanno cercato di farlo, hanno subito molestie di qualche genere”.

Il governo degli Stati Uniti - ha aggiunto parlando con dei giornalisti - “chiede il rilascio immediato di questi attivisti, che sottolineano con coraggio la precarietà della vita religiosa in Cina”. La campagna di arresti contro le personalità che cercano di difendere i diritti umani nel Paese è iniziata all’inizio di luglio 2015. Secondo fonti cristiane, almeno 11 pastori del Zhejiang – provincia meridionale al centro della campagna di demolizione delle croci – sono spariti nel nulla. Circa 200 gli avvocati e dissidenti in galera.