Tokyo, 80mila in piazza contro il riarmo del Giappone
I manifestanti “circondano” il Parlamento, che in settimana dovrà decidere sul controverso disegno di legge che abolisce l’art. 9 (e il pacifismo) dalla Costituzione. A guidare le proteste vi sono i leader dell’opposizione e gli studenti.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Decine di migliaia di persone sono scese in piazza circondando il Parlamento nazionale per protestare contro il nuovo disegno di legge sul riarmo del Giappone. Il governo, guidato da Shinzo Abe, spera di ottenere il voto definitivo entro la settimana. In questo modo, lamentano i manifestanti, “verranno spazzati via 70 anni di pacifismo”, iscritto nella Costituzione dopo la resa della II Guerra mondiale.

La legge in questione è il controverso disegno di legge sulla sicurezza nazionale, al vaglio della Camera alta della Dieta. Lo scorso luglio 2014 il governo guidato da Abe – contando su una solida maggioranza – ha rimosso i paletti costituzionali e ha proposto l’emendamento dell’art. 9 della Carta. L’articolo, voluto dal governo americano negli anni successivi alla fine della guerra, impone al Paese di dotarsi soltanto di forze di auto-difesa. In maggio la modifica della legge è stata approvata dai partiti del governo e a luglio anche dalla Camera bassa, nonostante le varie voci di protesta.

La manifestazione di ieri notte ha attirato circa 80mila persone (secondo gli organizzatori), contro le 120mila radunate dagli stessi gruppi – nello stesso luogo – alla fine di agosto 2015. In piazza vi sono i giovani dello Students Emergency Action for Liberal Democracy, i leader dei Partiti di opposizione – fra cui i democratici e i comunisti – e il Nobel per la letteratura Kenzaburo Oe.

Tateo Iida, 75 anni, è venuto dalla prefettura di Chiba: “Non sono sicuro che la mia partecipazione cambi qualcosa. Ma sono venuto perché ritengo che il modo di fare di Shinzo Abe, che agisce senza ascoltare la voce della popolazione, sia davvero sbagliato”.