L’Indonesia torna a respirare, mentre l’Asean prepara un piano anti-roghi
Le piogge cadute nei giorni scorsi hanno fatto scendere il tasso di inquinamento sotto il livello di guardia in molte città delle zone più colpite. Ad Hanoi, un incontro dei ministri dell’Ambiente Asean ha dato il via ad una roadmap di cinque anni per ridurre il più possibile i fumi nella regione. Segretario Asean: “Debellare del tutto i roghi è irrealistico, ma faremo del nostro meglio”.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Grazie alla piogge cadute nei giorni scorsi, l’Indonesia vede per la prima volta il tasso di inquinamento abbassarsi nelle proprie città dall’inizio dell’emergenza roghi ad agosto. Le precipitazioni, stimolate anche dall’induzione artificiale della pioggia operata dai velivoli di Jakarta, ha dato sollievo soprattutto a Kalimantan e Sumatra, le zone più colpite. Con l’eccezione di Palembang, capitale di Sumatra, l’Agenzia metereologica nazionale (Bmkg) ha dichiarato tutti i maggiori centri abitatati al di sotto del livello “malsano”.

Da settimane, i fumi causati dagli incendi (dolosi) in più parti del Paese stanno mettendo in ginocchio la popolazione e hanno recato danni anche a Thailandia, Singapore, Malaysia e Filippine. I trasporti sono in tilt, le scuole chiudono e in alcune provincie il tasso d’inquinamento è arrivato a superare di 10 volte il limite. Il 17 ottobre scorso, l’Indonesia ha lanciato la più grande operazione anti-incendio della sua storia per arginare l’emergenza che ha causato 19 vittime e quasi mezzo milione di infezioni respiratorie. La settimana scorsa, è stata annunciata la decisione di risarcire le famiglie dei deceduti per l’inquinamento e di preparare una flotta per un’eventuale evacuazione delle zone più a rischio.

Nel frattempo, l’11mo incontro Asean (Association of Southeast Asian Nations) sull’inquinamento, tenutosi ad Hanoi il 29 ottobre, ha visto i ministri dell’Ambiente dei Paesi del sud-est asiatico accordarsi per evitare il pericolo di emergenze ambientali in futuro. I colloqui hanno favorito la creazione di una roadmap “anti-foschia” congiunta, che si prefigge di ridurre il più possibile il tasso di inquinamento nell’area nei prossimi cinque anni.

Parlando ieri alla stampa, il segretario Asean Kasemsant Jinnawaso ha detto che “i rappresentanti di tutti i Paesi hanno approvato la decisione di lavorare sulla roadmap, che sarà un piano integrale per affrontare il problema inquinamento tutti insieme”. Tutti i governi, ha continuato il segretario, dovranno ridurre le emissioni di carbonio e controllare gli incendi dolosi, dovendo rendere conto degli sviluppi in un incontro a scadenza annuale. Nel 2016 il convegno si terrà a Bangkok.

“Mi rendo conto – ha ammesso Jinnawaso – che rendere l’Asean una regione libera dal fumo entro il 2020 è un po’ irrealistico. In ogni caso abbiamo bisogno di collaborazione a partire dalle più grandi strutture internazionali fino al livello locale, per ridurre l’inquinamento e i fumi il più possibile”.

L’Asean, inoltre, ha creato un fondo anti-fumo, parte del quale verrà devoluto all’Indonesia per ripiantare le foreste bruciate negli ultimi mesi dagli agricoltori di palma da olio.