Uccisi un cinese e un norvegese, ostaggi “in vendita” dello Stato islamico
Si tratta di Fan Jinghui, 50 anni, consulente indipendente, e di Ole Johan Grimsgaard-Ofstad, 48 anni. In settembre erano stati messi “in vendita” sulle pagine del giornale Daqib. La condanna di Xi Jinping e del premier norvegese Erna Solberg.

Beijing (AsiaNews/Agenzie) – Un cinese di 50 anni, Fan Jinghui, e un norvegese di 48, Ole Johan Grimsgaard-Ofstad, sono stati giustiziati dallo Stato islamico. Lo annuncia il giornale dei miiziani, Daqib, che riporta le loro foto da vivi e da morti. I due sembrano essere stati uccisi con un’arma da fuoco.

Il giornale in edizione inglese spiega che essi sono stati “giustiziati dopo essere stati abbandonati dalle nazioni kafir [infedeli]”.

In precedenza, lo scorso settembre, foto dei due ostaggi erano state pubblicate con addosso un cartello “in vendita”, suggerendo il pagamento di un riscatto in cambio della liberazione.

Una richiesta così esplicita di riscatto in denaro non era mai stata espressa dallo SI.

Il presidente cinese Xi Jinping, a Manila per l’incontro Apec, ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna l’uccisione di Fan promette di “lottare contro ogni attacco di terrorismo violento che sfida la civiltà umana”. Xi ha anche inviato le sue condoglianze alla famiglia di Fan, un consulente indipendente con un ufficio di pubblicità nella zona ovest di Pechino.

Il premier norvegese Erna Solberg ha detto che “non vi sono scuse per il trattamento a cui il nostro connazionale è stato soggetto. Non si possono trovare né nella religione, né nell’ideologia. Questo è un atto spregevole e barbaro”.