Vicario di Phnom Penh: fra guerre e violenze, la Misericordia è la via per riconciliare l’uomo
di Olivier Schmitthaeusler*
Nella lettera pastorale per l’Anno giubilare mons. Olivier Schmitthaeusler esorta i fedeli a essere “segni viventi della Misericordia” di Dio e a vivere insieme da fratelli e sorelle. Il prelato invita a compiere pellegrinaggi nei luoghi sacri della tradizione cristiana cambogiana. E annuncia una serie di eventi in programma per il prossimo anno.

Phnom Penh (AsiaNews) – In Cambogia il Giubileo della Misericordia sarà occasione di riconciliazione, in una nazione segnata nel recente passato da conflitti e violenze mai del tutto affrontate e superate. Un anno dedicato ai martiri e agli ultimi della società, come ha chiesto a più riprese e in diverse occasioni lo stesso papa Francesco. A raccontarlo è il vicario apostolico di Phnom Penh, mons. Olivier Schmitthaeusler, in una lettera pastorale in cui vengono anche illustrate le molte attività promosse dalla Chiesa cambogiana per l’occasione. A partire dall’apertura ufficiale il 10 dicembre prossimo della Porta Santa nel Centro pastorale del vicariato, i ritiri spirituali e i momenti di preghiera, sino alla conferenza sulla misericordia di Dio prevista per il tempo di Quaresima.

Indetto da papa Francesco, il Giubileo della Misericordia si aprirà il prossimo 8 dicembre con celebrazioni non solo a Roma, ma in tutte le diocesi del mondo e nei principali santuari.
Ecco, di seguito, il testo della lettera di mons.
Schmitthaeusler, inviato per conoscenza ad AsiaNews:

Misericordiosi come il Padre, dunque, è il “motto” dell’Anno Santo. Nella misericordia abbiamo la prova di come Dio ama. Egli dà tutto se stesso, per sempre, gratuitamente, e senza nulla chiedere in cambio. Viene in nostro aiuto quando lo invochiamo. È bello che la preghiera quotidiana della Chiesa inizi con queste parole: « O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto » (Sal70,2). L’aiuto che invochiamo è già il primo passo della misericordia di Dio verso di noi. Egli viene a salvarci dalla condizione di debolezza in cui viviamo. E il suo aiuto consiste nel farci cogliere la sua presenza e la sua vicinanza. Giorno per giorno, toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi diventare compassionevoli verso tutti”.(Papa Francesco – MV13)

Fratelli e sorelle carissimi,
Il Santo Padre invita tutta la Chiesa a vivere un grande Giubileo della Misericordia. Esso si aprirà il prossimo 8 dicembre, il giorno della Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria e si concluderà il 20 novembre 2016, il giorno della Solennità di Cristo Re.

Il nostro pianeta soffre a causa delle guerre, delle violenze, dell’odio.

La Misericordia è il cammino che Dio ci offre per riconciliare l’umanità e vivere assieme da fratelli e sorelle, nella pace e nell’armonia.

Il nostro vicariato è felice di accogliere questo tempo di grazia per rinnovarci spiritualmente, riconciliandoci con Dio e con il nostro prossimo.
Dal 2014, noi stiamo sperimentando l’anno della Carità.

Il primo anno, l’immagine del Buon Samaritano ci ha guidato nell’accogliere l’altro come nostro prossimo, con compassione e attenzione. Il secondo anno, l’immagine di Gesù che lava i piedi dei suoi discepoli ci ha aiutato a diventare servitori dell’Amore in azione. E quest’anno, è con il Padre che accoglie suo Figlio perduto che noi scopriamo la massima espressione della Carità: la Misericordia di Dio.

Il 10 dicembre apriremo ufficialmente la Porta Santa del Vicariato al centro pastorale di Phnom Penh Thmey; a seguire, il 13 dicembre, alla parrocchia di San Giuseppe con i nostri martiri e il Primo gennaio prossimo ad Areyksat con  Nostra Signora del Mekong.

Ciascuna comunità del Vicariato sarà invitata a fare il pellegrinaggio dell’Anno Santo in questi tre diversi luoghi.

Nel corso dell’anno verranno proposti diversi eventi, con l’obiettivo di consentire a tutti noi di vivere una reale conversione interiore.

Accogliendo la proposta del Santo Padre, invito sin d’ora ciascuno di voi a prepararsi a “vivere delle opere di misericordia spirituale e corporale”, affinché siamo marchiati dall’Amore immenso di Dio per tutta l’umanità e, in particolare, i più piccoli che sono così numerosi nella nostra società.
Che quest’anno sia un anno di riconciliazione nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità e nel nostro Paese, che si sta preparando per aprirsi al più grande mercato comune in seno all’Asean.

Dio è Amore! Dobbiamo essere segni viventi della Misericordia del Padre.
Pace e gioia a tutti voi.
*Mons. Olivier Schmitthaeusler è il vicario apostolico di Phnom Penh