Attivisti ortodossi picchettano la nunziatura a Kiev: No alla visita del Papa
Dopo una Via Crucis, i fedeli si sono radunati davanti alla sede della rappresentanza diplomatica vaticana e hanno consegnato un appello al nunzio: un viaggio del Pontefice non concordato con il Patriarcato di Mosca sarebbe una violazione delle norme ecclesiastiche.

Mosca (AsiaNews) – I partecipanti a una Via Crucis dedicata alla memoria del principe Santo Aleksandr Nevsky, a Kiev, hanno picchettato la sede della nunziatura apostolica protestando contro la possibile visita del Papa in Ucraina.

Come riporta il sito dell’agenzia Interfax-Religion, il 6 dicembre attivisti ortodossi hanno esposto striscioni con scritto “No al proselitismo del Vaticano nell’Ucraina ortodossa”, “Una visita sul territorio canonica della Chiesa ortodossa russa senza il suo consenso è una violazione delle regole ecclesiastiche”.

I manifestanti hanno consegnato un appello, indirizzato al nunzio Claudio Gugerotti, in cui fanno riferimento all’invito a visitare l’Ucraina rivolto dal presidente Petro Poroshenko a papa Francesco, durante la sua visita in Vaticano il 20 novembre scorso.

“Il Papa ha accetto ufficialmente l’invito - si legge nella lettera dei manifestanti - questo significa che la visita proposta del Papa di Roma in Ucraina si terrà nei termini concordati a livello del ministero degli Esteri ucraino e del Vaticano”.

Gli autori dell’appello, inoltre, hanno ricordato che la visita del Papa in qualsiasi Paese, di solito, si svolge come una visita pastorale e in conformità con le norme delle relazioni inter-ecclesiastiche un viaggio sul territorio canonico di un’altra Chiesa deve essere concordato con la sua gerarchia.

La nunziatura è stata il punto finale della Via Crucis del 6 dicembre, a cui hanno partecipato alcune centinaia di persone che hanno percorso le vie principali del centro di Kiev. (N.A.)