Timor ovest, il presidente Widodo festeggia il Natale coi cattolici
di Mathias Hariyadi
Il capo del governo ha scelto Kupang, capoluogo di East Nusa Tenggara, per le celebrazioni di Stato. Nel discorso ha citato papa Francesco e mons. Albertus Soegijapranata SJ, primo vescovo indigeno del Paese ed eroe nazionale. Il Natale non è solo una “telenovela” ma “un tempo di cambiamento radicale, per farci più altruisti e rendere la nazione più ricca e pacifica”.

Jakarta (AsiaNews) – Non penso che “il Natale sia solo una celebrazione rituale, ma molto più di questa percezione comune. Il Natale dovrebbe essere un tempo di cambiamento radicale. È un tempo per annunciare il nuovo spirito della nazione”. Lo ha detto il presidente indonesiano Joko Widodo durante i festeggiamenti nazionali del Natale, che si sono tenuti il 28 dicembre a Kupang (Timor ovest), capoluogo della provincia orientale di East Nusa Tenggara.

In modo diverso dal suo predecessore Yudhoyono, Widodo non festeggia il Natale a Jakarta e ha fatto scalpore la sua scelta di organizzare le celebrazioni in un luogo periferico e dove si concentra la maggior parte della popolazione cattolica del Paese. “Il Natale – ha detto il presidente – è il momento propizio per modificare il nostro carattere e il nostro comportamento, lasciandoci alle spalle le ipocrisie, gli atteggiamenti sbagliati e gli egoismi che non ci fanno avere una preferenza per il prossimo”.

Rivolgendosi ai politici presenti, Widodo ha ricordato le parole di papa Francesco secondo cui il Natale non è una “telenovela” ma il momento giusto per iniziare a migliorare le condizioni di tutti i cittadini: “Dobbiamo lavorare di più – ha ammonito – per rendere la nostra nazione più ricca, prospera e pacifica, e rendere le persone più contente che mai”.

Durante il suo discorso, Widodo ha anche fatto riferimento all’arcivescovo indonesiano ed eroe nazionale mons. Albertus Soegijapranata SJ (1896-1963). Primo vescovo nativo indigeno, il presule ha difeso la Chiesa locale dall’invasione dei militari giapponesi durante la Seconda guerra mondiale. Il presidente ha ricordato il motto dell’arcivescovo: “Essere 100% cattolici e 100% indonesiani”.

La scelta di celebrare il Natale a Kupang, ha sottolineato Widodo, è anche una dimostrazione di quanto il governo voglia investire nella provincia di East Nusa Tenggara (Ntt), tra le più povere del Paese: “È la terza volta che vengo a Ntt, mentre in altre provincie sono stato meno. Questo fa eco all’impegno di Jakarta per sviluppare Ntt più che in passato”.

L’isola di Timor, come quella di Flores (entrambe in Ntt), non ha acqua corrente. Il primo passo, ha annunciato Widodo, è fornire a tutti acqua pulita: “Una volta che abbiamo abbastanza acqua, allora possiamo parlare di cosa ci aspetta: coltivare il suolo”. Il governo ha pianificato la costruzione di due grandi dighe a Timor, la Raknamo nel distretto di Kupang e la Rotiklot in quello di Belu.