Cardinale tedesco: boicottiamo i Mondiali in Qatar, che viola i diritti umani
Rainer Maria Woelki, arcivescovo di Colonia, fa appello affinché la manifestazione sportiva si tenga in un altro Paese. Troppe le violazioni dei diritti umani, lo sfruttamento e le morti avvenute nei cantieri. In due anni sono deceduti almeno 500 dei lavoratori migranti giunti dall’India dietro a “false promesse”.”

Berlino (AsiaNews/Agenzie) – I Mondiali di calcio del 2022 non dovrebbero tenersi in Qatar e i tifosi dovrebbero boicottarli come segno di protesta contro il trattamento disumano che il Paese riserva ai lavoratori migranti nei cantieri. Lo ha detto il cardinale tedesco Rainer Maria Woelki, arcivescovo di Colonia, come riportato dal quotidiano Süddeutsche Zeitung.

Secondo il prelato, grande tifoso di calcio, il Qatar ha attirato migliaia di lavoratori dall’estero con false promesse, sfruttandoli e trattandoli “come animali”. Per questi motivi, il cardinale ritiene impossibile considerare il Paese come ospite della manifestazione sportiva, dal momento che questi crimini non sono più un segreto: “Non appena arrivano [in Qatar] – spiega mons. Woelki – i lavoratori migranti vengono privati del passaporto per poi essere umiliati e disumanizzati”.

Da quando la Fifa – nel 2010 – ha scelto il Qatar per i Mondiali del 2022, il Paese è al centro di un caso di corruzione e delle polemiche per le continue violazioni dei diritti umani registrate nei cantieri di preparazione. Solo nel 2012, il ministero del Lavoro qatariota ha ricevuto oltre 6mila denunce da parte di singoli o gruppi di lavoratori migranti. La maggioranza delle rimostranze riguarda casi di sfruttamento, ritardo nel pagamento dei salari, stipendi non corrispondenti a quanto pattuito, ma anche minacce, casi di violenza e decessi dovuti alla poca sicurezza dell'ambiente lavorativo.

Tra il 2012 e il 2014, circa 500 migranti originari dell'India sono morti nei cantieri e il computo totale delle vittime sarebbe di almeno 1200.