Giza, spari contro bus e hotel di turisti vicino alle piramidi
Due uomini armati hanno aperto il fuoco contro il Three Pyramids Hotel e un pullman. Fra i turisti a bordo del mezzo vi erano anche arabi israeliani. Gli attentatori, che hanno lanciato anche razzi e Molotov, identificati e fermati dalle forze di sicurezza. Al momento non si registrano morti, né feriti.

Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) - Due uomini armati hanno aperto il fuoco contro il Three Pyramids Hotel, a Giza, a sudovest del Cairo, non lontano dall’area delle piramidi. Al momento degli spari un gruppo di turisti stava salendo a bordo di un pullman, che è stato investito da alcuni colpi. L’attacco è avvenuto in concomitanza con il Natale ortodosso, che si celebra oggi, e ha provocato lievi danni sia al mezzo che alla facciata dell’edificio. Tuttavia, secondo quanto riferiscono fonti locali non vi sarebbero morti né feriti, e le forze della sicurezza avrebbero già arrestato i due presunti attentatori.

Fra i passeggeri a bordo del mezzo vi sarebbero stati anche dei turisti israeliani di origine araba. Jaber Jabarin, uno dei turisti ospiti dell’hotel, parla di un primo “lancio di razzi”, cui sono seguiti “colpi indirizzati verso il bus”, che è stato anche oggetto di attacchi con bottiglie Molotov. 

Dal luglio 2013 con la cacciata dell’ex presidente Morsi, sostenuto dai Fratelli musulmani, e l’ascesa al potere di Abd al-Fattah al-Sisi, l’Egitto è diventato un terreno di battaglia fra governo (sostenuto dai militari) e fronte jihadista. I miliziani, provenienti in gran parte dalla Penisola del Sinai, hanno ucciso centinaia di personale appartenente alla sicurezza, oltre che civili innocenti. 

Bombe sono esplose tanto nella capitale, quanto nei principali centri turistici; nel mirino dei terroristi, fra gli altri, vi sono anche i turisti occidentali. 

A giugno uomini armati hanno ucciso a colpi di arma da fuoco due poliziotti, a poche centinaia di metri di distanza dalle piramidi, la più importante attrazione turistica del Paese. Di recente, a ottobre, un gruppo affiliato allo Stato islamico (SI) ha rivendicato l’abbattimento di un aereo passeggeri sui cieli dei Sinai, che ha provocato la morte di 224 persone. 

Tuttavia, nell’occasione gli esperti di intelligence egiziana hanno affermato di non aver rinvenuto alcuna traccia riconducibile alla matrice terrorista dell’incidente.