“Siamo tutti missionari”: la visita pastorale del card. Marx in Vietnam
di Quang Ha
Il presidente della Commissione delle Conferenze episcopali europee rimarrà nel Paese fino al 17 gennaio e incontrerà le maggiori realtà della Chiesa locale. “La natura missionaria fa parte di ogni vocazione. Ognuno di noi deve guardare ai segni dei tempi seguendo l’esempio del Santo Padre”. Il viaggio è visto come una “pietra miliare” dai cattolici vietnamiti, e segno di vicinanza ad una Chiesa vessata dal partito comunista.

Hanoi (AsiaNews) – Io sono “un missionario. Anche voi seminaristi siete missionari. Perché la natura missionaria fa parte di ogni vocazione. Ognuno di noi deve guardare ai segni dei tempi. In particolar modo guardiamo all’esempio del Santo Padre, che ha guardato ai segni dei tempi per realizzare la sua missione, servire la Chiesa”. Lo ha detto il card. Reinhard Marx, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali europee, celebrando la messa nella facoltà di Teologia nel seminario maggiore di San Giuseppe ad Hanoi, il 9 gennaio scorso. Il presule è in visita pastorale in Vietnam – dal titolo “Starkung der Ortskirche”, “sostengo per la chiesa locale” – fino al 17 gennaio, e avrà modo di incontrare tutte le maggiori realtà della Chiesa locale. Nella capitale del Paese, il cardinale ha celebrato la messa insieme a 100 seminaristi, l’arcivescovo di Hanoi card. Nguyễn Văn Nhơn e mons. Cosma Hoàng Văn Đạt, segretario generale della Conferenza episcopale vietnamita.

“Oggi – ha continuato il segretario della Conferenza episcopale tedesca – guardiamo a Gesù. Egli ci accompagna ed è con ciascuno di noi. Egli inoltre si identifica con i poveri e i peccatori. Nonostante questa assimilazione, il Padre ha confermato che egli è suo Figlio. Per questo noi dobbiamo prendere la responsabilità per la gente, in special modo per i poveri”.

Oggi (11 gennaio) il card. Marx ha visitato la parrocchia di Tam Đảo, nella diocesi di Bắc Ninh, a nord-est di Hanoi. Qui, il presule ha celebrato messa in latino al centro pellegrinaggi di Tam Đảo, insieme al vescovo, oltre 4mila fedeli e 500 leader della Società eucaristica dei bambini. La diocesi di Bắc Ninh è stata stabilita 100 anni fa e al momento conta 56 sacerdoti che si occupano di 81 parrocchie, per un totale di 125mila fedeli.

La giornata di ieri è stata dedicata all’incontro con la gioventù della Chiesa locale. Cristo, ha detto, “è il dono venuto dalla misericordia del Padre. Grazie all’evento del battesimo di Gesù, ognuno di noi (sia che viva in Germania sia che viva in Vietnam) gode del dono eterno di Dio”.

Nei prossimi giorni, il cardinale viaggerà fino ad Ho Chi Minh City, dove visiterà la sede di Caritas Vietnam e il convento delle suore Amanti della Santa Croce a Thủ Thiêm. Lo scorso ottobre, le suore sono riuscite ad bloccare la demolizione della scuola da loro gestita, decisa dal governo. Una piccola vittoria contro i continui espropri di terreno compiuti dalle autorità ai danni delle congregazioni religiose.

Anche la diocesi di Vinh, sul delta del Mekong, sarà una tappa della visita pastorale. Lì, il card. Marx incontrerà mons. Paul Nguyễn Thái Hợp, presidente della consiglio di Giustizia e pace del Paese. Inoltre, il presule avrà un momento di preghiera nel santuario di Sant’Antonio da Padova, uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati del Vietnam.

La presenza del card. Marx in Vietnam è sintomo di vicinanza della Chiesa ai cattolici del Vietnam, che testimoniano la fede in un Paese governato dal partito comunista, che ne ostacola l’attività e spesso nega la libertà religiosa. Secondo alcuni intellettuali e studenti cattolici, “la visita del card. Marx in Vietnam è l’opportunità per le due chiese nei due continenti [quella vietnamita e quella tedesca ndr] di avere più comprensione e vicinanza reciproche. Questo viaggio pastorale è una pietra miliare e ci aiuterà nel lavoro di evangelizzazione”.