Quetta, bomba contro clinica anti-poliomielite: 14 morti
La maggior parte delle vittime sarebbero agenti di sicurezza della struttura. Altre 20 persone sono rimaste ferite. Si sospetta che dietro l’attacco ci siano i talebani, che da anni combattono la vaccinazione, “congiura dell’Occidente” per sterilizzare i bambini pakistani.

Quetta (AsiaNews/Agenzie) – Almeno 14 persone sono morte questa mattina per l’esplosione di una bomba vicino ad un centro per la vaccinazione contro la poliomielite a Quetta, nel Balochistan (sud-ovest del Pakistan). La maggior parte delle vittime sarebbero agenti della sicurezza che pattugliavano la clinica. Altre 20 persone sono rimaste ferite.

Sarfaraz Bugti, ministro della provincia del Balochistan, ha dichiarato che l’attacco è avvenuto nel momento in cui gli agenti della sicurezza facevano rapporto prima di iniziare le ronde attorno alla struttura: “Viviamo in una zona di guerra – ha aggiunto – e non posso dire nulla sulla natura dell’esplosione”.

Il Pakistan, insieme all’Afghanistan, è l’unico Paese al mondo dove la poliomielite è ancora endemica. Le cliniche per la vaccinazione sono sempre controllate dalle forze di sicurezza, in quanto oggetto di frequenti attacchi da parte dei talebani. I miliziani considerano la vaccinazione una congiura dell’Occidente per sterilizzare i bambini pakistani e avere spie nel Paese tra gli operatori sanitari.

Il forte pregiudizio nei confronti dei vaccini ha portato il governo a bloccare nel 2012 la distribuzione delle medicine anti poliomielite a 250mila bambini dopo le minacce di alcuni gruppi talebani.

L’opposizione ai vaccini è anche di matrice religiosa. Durante l’ultima campagna di vaccinazione, i genitori di oltre 21mila bambini hanno rifiutato il trattamento, il 21% dei quali per motivi religiosi. Il timore è quello di ricevere nel proprio corpo sostanze impure.

Dopo le pressioni internazionali, lo scorso marzo le autorità pakistane hanno arrestato più di 470 genitori ed emesso un mandato di cattura per centinaia di altri, per essersi opposti alla campagna di vaccinazione.

Ad agosto 2015, leader religiosi e studiosi musulmani hanno dichiarato che amministrare il vaccino anti poliomielite non va contro i precetti dell’islam e riflette le pratiche della Sunna.

Il 2014 è stato uno degli anni peggiori per numero di attacchi alle cliniche e per numero di contagi (306) registrato nel Paese. Nel 2015 la vaccinazione ha raggiunto nuove aree del Pakistan e i casi di poliomielite sono diminuiti.