Onu: i raid della coalizione saudita in Yemen hanno colpito obiettivi civili

Le operazioni militari hanno interessato in modo “diffuso e sistematico” obiettivi civili. Negli ultimi nove mesi la popolazione civile “è stata affamata” in modo “deliberato” come tattica di guerra. Il gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha elaborato il rapporto su immagini satellitari e altre fonti di informazione; negata l’autorizzazione per entrare in Yemen.


Sana’a (AsiaNews/Agenzie) - I raid aerei della coalizione a guida saudita, che ha lanciato una campagna contro il movimento sciita ribelle Houthi in Yemen, hanno colpito in modo “diffuso e sistematico” obiettivi civili. È quanto emerge da un rapporto diffuso in queste ore dalle Nazioni Unite, realizzato da un gruppo di esperti Onu secondo cui negli ultimi nove mesi la popolazione civile “è stata affamata” in modo “deliberato” come tattica di guerra. 

Il gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha elaborato il rapporto basandosi sulle immagini satellitari e altre fonti di informazione, perché i suoi membri non hanno avuto l’autorizzazione per entrare in Yemen. Ora questi chiedono a gran voce un’inchiesta sulle violazioni e gli abusi ai diritti umani. 

Da gennaio scorso la nazione è teatro di un sanguinoso conflitto interno che vede opposte la leadership sunnita, sostenuta dall’Arabia Saudita, e i ribelli sciiti Houthi, vicini all’Iran. Nel mese di marzo, i sauditi a capo di una coalizione hanno lanciato raid aerei contro i ribelli nel tentativo di liberare la capitale Sana’a e riconsegnare il Paese al presidente (prima in esilio, poi rientrato) Abdu Rabu Mansour Hadi. 

Per l’Arabia Saudita gli Houthi, alleati alle forze fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh, sono sostenute sul piano militare dall’Iran; un’accusa che Teheran respinge al mittente con sdegno. 

Fonti Onu riferiscono che dall’inizio dei raid aerei sono morte oltre 5.800 persone e oltre l’80% della popolazione ha estremo bisogno di cibo e aiuti, acqua potabile e altri beni di prima necessità. 

Gli esperti delle Nazioni Unite hanno documentato 119 operazioni militari della coalizione che hanno violato le leggi internazionali, molte delle quali riguardano attacchi multipli che hanno colpito obiettivi civili. Dalle indagini è inoltre emerso che civili in fuga dai raid aerei sono stati colpiti da militari a bordo di elicotteri. 

Il documento è solo l’ultimo di una lunga serie di (recenti) rapporti che denunciano il peggioramento della situazione in Yemen. A inizio mese il governo yemenita ha espulso per qualche tempo l’alto rappresentante Onu per i diritti umani, perché avrebbe denunciato l’uso di bombe a grappolo da parte della coalizione saudita. 

All’indomani della pubblicazione del rapporto era intervenuto anche il segretario generale Onu Ban Ki-moon, avvertendo che l’uso di bombe a grappolo è da considerarsi un crimine di guerra. 

Le pressioni saudite in seno al Consiglio Onu per i diritti umani avevano inoltre portato alla cancellazione di una proposta olandese, che chiedeva una commissione di inchiesta internazionale sui fatti in Yemen.