Una serata di poesie per i profughi di Mosul

Alcuni poeti italiani e svizzeri si sono ispirati al dramma dei cristiani perseguitati dallo Stato islamico. Le loro opere raccolte in un libro che verrà presentato da loro stessi a Roma, presso la sede di AsiaNews. Il ricavato delle vendite è per la campagna “Adotta un cristiano di Mosul”.


Roma (AsiaNews) – L’esodo disperato dei profughi siriani e di Mosul, la ferocia delle persecuzioni come strumento di ispirazione e di arte, ma anche un appello all’impegno. È quanto è successo a cinque poeti – italiani e svizzeri – che hanno raccolto i loro versi un un piccolo libro dal titolo “Davanti agli occhi c’è un ponte”. Il volume raduna poesie di Tommaso Di Dio, Lorenzo Babini, Davide Ferrari, Massimiliano Mandorlo, Mariadonata Villa. Il libro è impreziosito dai disegni di Mauro Valsangiacomo, pittore di Lugano, che in questi ultimi due anni ha prodotto diverse opere ispirate ai profughi in fuga da Mosul.

Il titolo “Davanti agli occhi c’è un ponte” è tratto da un verso presente nella raccolta, che descrive la vita quotidiana come un dramma continuo fra l’indifferenza e il rapporto fraterno (il “ponte”, appunto). In tal senso, le poesie non sono soltanto emozione estetica, ma spinta e appello a vincere l’indifferenza cronica in cui è immerso il nostro occidente davanti ai volti piagati di tanti nostri simili.

Come segno di questo impegno, gli autori hanno voluto devolvere le somme raccolte per i loro diritti alla campagna “Adotta un cristiano di Mosul”, lanciata da AsiaNews.

Sabato 27 febbraio, alle ore 18, presso il salone di AsiaNews, a Roma, in via A. G. Barrili 42 sarà possibile incontrare gli autori e ascoltarli declamare alcune delle loro poesie, insieme con la testimonianza di profughi cristiani di Mosul. Seguirà un rinfresco. 

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