Chhattisgarh, vandalizzata una chiesa pentecostale: arrestati sette radicali indù
di Nirmala Carvalho

Gli assalitori erano circa 20, fuggiti sulle motociclette all’arrivo della polizia. Secondo i testimoni, indossavano il copricapo indù color zafferano e hanno devastato qualsiasi cosa sul loro cammino. Picchiati i 65 fedeli presenti, anche le donne. Un bambino è stato scagliato a terra, strappate le vesti delle donne. Leader cristiano: “La legge anti-conversione nega le libertà costituzionali”.


Raipur (AsiaNews) – Nelle prime ore di questa mattina la polizia di Raipur, nello Stato del Chhattisgarh, ha arrestato sette persone coinvolte nell’assalto alla chiesa pentecostale del villaggio di Kachna, vandalizzata ieri durante la preghiera della domenica. Circa 20 radicali indù vestiti con il copricapo color zafferano avevano fatto irruzione nella chiesa al grido di “Jai Shri Ram” [“Vittoria al dio Ram”, ndr], interrompendo la funzione, malmenando i circa 65 fedeli presenti, comprese le donne, e devastando qualsiasi cosa sul loro cammino. Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), denuncia ad AsiaNews: “Il Gcic condanna l’attacco di elementi fascisti di destra nello Stato governato dal Bjp [Bharatiya Janata Party, nazionalisti indù]. I ripetuti attacchi contro la minoranza cristiana sono una clamorosa violazione delle garanzie costituzionali, dei diritti umani e di quelli delle donne”.

Dopo l’aggressione si è scatenata una massiccia caccia all’uomo per identificare i colpevoli, che si sono dileguati sulle motociclette all’arrivo della polizia. Neeraj Chandrakar, sovrintendente locale, ha dichiarato: “Gli estremisti hanno danneggiato sedie, ventilatori e altri articoli presenti nei locali. Hanno poi picchiato i fedeli radunati per la preghiera”.

Una di loro, la signora Sahu, afferma con agitazione che gli assalitori hanno “usato violenza anche contro le donne”. Alcuni testimoni hanno riferito che i radicali sono entrati nella chiesa intorno alle 12, intonando slogan che inneggiavano al rispetto della divinità indù.

Il sovrintendente aggiunge: “Gli assalitori hanno strappato le vesti delle donne. Hanno anche gettato a terra un bambino”. Le vittime hanno sporto denuncia e la polizia ha registrato il caso per violazione degli articoli 452 (violazione intenzionale di domicilio per arrecare danni), 295 (danneggiamento o contaminazione di un luogo di culto con l’intento di insultare la religione di qualsiasi classe) e 147 (rivolta) del Codice di procedura penale indiano.

Il presidente del Gcic afferma: “Gli assalitori hanno accusato i presenti di essere stati convertiti al cristianesimo. Durante la cerimonia religiosa sono state lanciate accuse di conversione [forzata]. La nota legge anti-conversione, che ironicamente è stata chiamata ‘legge sulla libertà di religione’ [(Chhattisgarh Religion Freedom Act 2006], nega i valori laici della Costituzione”.