In Siria un SOS di donne e bambini chiede l’aiuto dell’Onu

La manifestazione a Darayya, cittadina s sud di Damasco, da tre anni assediata dalle truppe governative. Tra i manifestanti uno striscione chiama in causa il coordinatore degli aiuti delle Nazioni Unite.


Beirut (AsiaNews/Agenzie) – Un SOS tracciato con i propri corpi. Così donne e bambini di Darayya, cittadina a una decina di chilometri da Damasco, hanno chiesto all’Onu di dare anche a loro gli aiuti umanitari resi possibili dalla tregua in atto in Siria.

Nazioni Unite chiamate polemicamente in causa da un piccolo striscione tra i manifestanti sul quale si legge “Mr Yacoub El Hillo (è il coordinatore degli aiuti Onu in Siria, n.d.r.) cosa state facendo per aiutarci?”.

Il centro di informazioni dell’opposizione nella cittadina ha spiegato che all’origine della manifestazione c’è anche la volontà di contestare le affermazioni del regime, secondo il quale Darayya è ormai disabitata.

Darayya, che all’inizio del conflitto contava quasi 80mila abitanti - luogo ove una tradizione vuole sia avvenuta la conversione di san Paolo “sulla via di Damasco” - è circondata da più di tre anni dalle truppe di Bashar al-Assad. Essa, inoltre, è vicina a un aeroporto militare utilizzato dai russi e ciò accresce l’interesse di Assad a riconquistarla.