Colombo dà il via libera alla Cina per la costruzione della città portuale

Il progetto è il più grande investimento mai realizzato nello Sri Lanka. Era partito nel settembre 2014 sotto l’ex presidente Rajapaksa, ma era stato bloccato dopo le critiche di pescatori, attivisti e cattolici. Su 269 ettari di costa vicino la capitale sorgeranno centri commerciali, appartamenti di lusso e anche il circuito di Formula Uno.


Colombo (AsiaNews/Agenzie) – Dopo mesi di proteste da parte di attivisti, pescatori e cattolici, e ulteriori studi sull’impatto ambientale del progetto, alla fine la Cina ha ottenuto il via libera per la costruzione della città portuale di Colombo. Lo ha deciso il governo di Maithripala Sirisena giovedì scorso (10 marzo), affermando che “il Comitato governativo sullo Sviluppo economico ha permesso la ripresa del progetto, soggetto alle limitazioni e condizioni imposte nella Valutazione di impatto ambientale (Eia)”. Tale affermazione però non indica quali siano queste limitazioni e fonti ufficiali hanno dichiarato all’agenzia AFP che “gli investitori cinesi hanno ottenuto il permesso di riprendere i lavori senza modifiche di rilievo”.

Il progetto di costruzione della città portuale nasce nel settembre 2014 sotto il mandato dell’ex presidente Mahinda Rajapaksa e prevede lo stanziamento di 1,5 miliardi di dollari da parte della China Communications Construction Co. Ltd, una holding cinese. Fin dall’inizio i lavori generano l’opposizione della comunità locale, che ottiene la sospensioneAmbientalisti e pescatori hanno però sempre temuto che il governo di Colombo potesse tornare sui suoi passi e riprendere l’edificazione.

A gennaio il People’s Movement against Port City, il gruppo di attivisti che guida la protesta, ha presentato un documento di Valutazione di impatto ambientale (Eia) di 400 pagine, contenente 128 pareri negativi in merito alla costruzione. Nel documento si sottolineano i “danni inimmaginabili” all’ecosistema circostante, dal momento che il progetto prevede l’edificazione di 269 ettari sulla costa nella capitale del Paese.

Il progetto cinese rappresenta il più grande investimento mai realizzato nello Sri Lanka. Il “Colombo Port City project” comprenderà centri commerciali, appartamenti di lusso, strutture ricreative, piscine, campi da golf, casinò e persino il tracciato per le corse di Formula Uno.

Di fianco alle critiche contro l’amministrazione Sirisena, che quando è salito al governo aveva bloccato il progetto, ulteriori accuse di “ambizione egemonica” vengono rivolte alla Cina, che starebbe consolidando la strategia “Collana di perle”, cioè una serie di strutture portuali disseminate nell’Oceano indiano per contrastare la crescita dell’India nello stesso campo.