La Banca di Cina rassicura il mondo: la crescita è “raggiungibile”
di Wang Zhicheng

Il governatore Zhou Xiaochuan promette di non usare “tassi di scambio o altre politiche monetarie per stimolare l’export”, né massicce iniezioni di capitali.


Pechino (AsiaNews) – Nonostante la congiuntura economica, la Cina manterrà il suo livello di crescita senza ricorrere a grosse misure di stimolo. Lo ha detto il governatore della Banca centrale di Cina Zhou Xiaochuan in una conferenza stampa stamane, al margine dell’Assemblea nazionale del Popolo che si celebra in questi giorni nella capitale.

Dopo aver mancato la crescita del 6,9% lo scorso anno, Pechino ha fissato per i prossimi cinque anni una crescita “intorno al 6,5%” in mezzo a grandi difficoltà. Oltre alla crisi globale, nel Paese vi è una bassa domanda, l’export si è ridotto in modo drastico, l’industria soffre di sovrapproduzione, la borsa è scossa da enormi fluttuazioni.

Zhou è convinto che la crescita sarà raggiungibile senza utilizzare “tassi di scambio o altre politiche monetarie per stimolare l’export”, né facendo uso di massicce iniezioni di capitali, come nel 2009-2010. Ma, egli ha aggiunto, “se ci fossero capovolgimenti internazionali o interni, daremo prova di flessibilità”.

Dal 2014 ad oggi la Cina ha ritoccato per sei volte il tasso di scambio e ha ridotto a più riprese le quote di riserve delle banche per favorire i prestiti. Nel 2009-2010 ha immesso nel mercato 4mila miliardi di yuan per favorire la crescita, favorendo anche la corruzione e la speculazione.

Zhou ha anche cercato di spegnere le inquietudini sulla colossale fuga di capitali dalla Cina verso l’estero. Alcuni economisti valutano l’emorragia a 1000 miliardi di dollari nel 2015. Il capo della banca di Cina ha detto che questi fenomeni sono “ciclici” e che esistono “da anni”.

Egli ha anche detto di non temere la riduzione delle riserve di moneta estera.  Il mese scorso la Cina, che ha la più vasta riserva al mondo, ha perso 28,6 miliardi di dollari; in gennaio e nel dicembre 2015 ha perso 100 miliardi di dollari ogni mese. In ogni caso il Paese rimane con 3200 miliardi di dollari in riserve