Putin crea la Guardia Nazionale, una nuova unità per la sicurezza
di Nina Achmatova

L’organismo è al di fuori del ministero degli Interni e risponde direttamente al presidente; è formato da truppe degli Interni, polizia anti-sommossa e squadre ’swat’. Ufficialmente ha il compito di contrastare terrorismo e narcotraffico, ma secondo gli esperti sarà una “forza pretoriana” volta a reprimere possibili proteste e controllare l’élite.


Mosca (AsiaNews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato, il 5 aprile, la creazione di un nuovo organo di sicurezza, la Guardia Nazionale, che avrà il compito di contrastare il terrorismo, il narcotraffico e la criminalità organizzata ma anche, come ha precisato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, le manifestazioni di protesta non autorizzate. In un incontro con il ministro degli Interni, Vladimir Kolokoltsev, ed altri responsabili della sicurezza nazionale Putin ha spiegato che la nuova forza nascerà dalla fusione delle truppe degli Interni con la polizia anti-sommosa (Omon) e le squadre di emergenza (Sobr). A quanto spiegato dallo stesso capo del Cremlino, inoltre, l’agenzia per la lotta alla droga (Fskn) e il Servizio immigrazione (Fms) saranno inglobate nella struttura del ministero degli Interni.

Il presidente russo non ha fornito elementi sulla consistenza della Guardia Nazionale, né sul come si coordinerà con i servizi segreti, l’Fsb (l'ex Kgb). Il nuovo organismo - guidato dall’ex capo della guardia presidenziale e vice ministro degli Interni, Viktor Zolotov - risponde direttamente al presidente russo e dispone di forze speciali per l’esercizio della sua funzione, cosa che secondo gli esperti lo accomuna proprio all’Fsb, di cui lo stesso Putin in passato è stato membro.

Secondo gli analisti, la nuova organizzazione avrà il compito di fare fronte al rischio di rivolte innescate dalla crisi economia che sta affrontando la Russia, anche in vista delle elezioni parlamentari di settembre.  Alla  stampa Peskov ha spiegato che la Guardia Nazionale può partecipare "agli sforzi per assicurare l'ordine pubblico, per il mantenimento della sicurezza pubblica e alla  gestione delle emergenze”, ma ha escluso che la sua istituzione sia legata alle imminenti consultazioni popolari e poi alle presidenziali del 2018.

Secondo alcuni esperti, la mossa di fatto ridimensiona il gruppo dei cosiddetti ‘siloviki’ (gli uomini della forza: intelligence e servizi sicurezza). Secondo il portavoce del Cremlino però non c'è nessuna crisi di fiducia in questo senso.

L’esperto americano Mark Galeotti, specializzato nei servizi di sicurezza russi, ritiene che la Guardia Nazionale diventerà “una potente forza di sicurezza paramilitare con elementi in tutto il Paese”. Pur invitando a fare considerazioni più dettagliate solo dopo che la nuova unità entrerà in servizio, Galeotti nota che “non vi era una vera ragione per creare questo organismo (di cui si parla dal 2012) al di fuori delle truppe del ministero degli Interni, se non quella che il potere è seriamente preoccupato per disordini pubblici”. Secondo l’esperto, la nuova unità sarà una vera e propria “forza di sicurezza pubblica”, una sorta di “forza pretoriana” guidata da un fedelissimo di Putin, Zolotov appunto, che avrà il compito non solo di controllare le masse ma anche l’élite.