Fang Binxing, il padre della censura su internet, bloccato dal suo Firewall
di Wang Zhicheng

Durante una conferenza, Fang Binxing ha dovuto aggirare il filtro che oscura i siti stranieri per collegarsi ad un sito sud-coreano. AsiaNews.it rimane oscurata, ma attraverso VPN è letta e diffusa in tutta la Cina. L’inutilità della censura.


Pechino (AsiaNews) - La censura agisce anche sui censori. Fang Binxing, considerato il padre della censura su internet in Cina, ha dovuto lottare contro il Grande Filtro che lui stesso ha aiutato a porre sui siti internet stranieri.

Secondo il Ming Pao, giornale di Hong Kong, mentre egli dava una conferenza sulla sicurezza on line, ha cercato di connettersi ad un sito sudcoreano, ma invano: il sistema di censura da lui messo in opera fin dalla fine degli anni ’90 glielo ha impedito.

Per continuare la presentazione, Fang ha dovuto aggirare il suo sistema utilizzando un gestore privato virtuale (VPN), proprio come fanno molti cinesi: per superare il Firewall nazionale, essi si connettono passando per un altro Paese e questo dà a loro la possibilità di accedere a tutti i contenuti censurati.

In Cina il sito di AsiaNews.it è fra i siti censurati. Eppure molti cristiani e non della Cina riescono a leggere quotidianamente le nostre informazioni attraverso un VPN, proprio come ha fatto Fang Binxing.

L’avventura del “padre del Grande Firewall” ha provocato battute e commenti spiritosi fra gli internauti cinesi. Essa mostra comunque quanto sia inutile la censura cinese, che assorbe un budget considerevole per mantenere 30mila cyberpoliziotti. Nonostante ciò, in Cina è allo studio una serie di regole per bloccare tutti i siti stranieri.